domenica, 15 Giugno 2025
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Salvini contro la mafia negli appalti: controlli più stringenti.

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La recente iniziativa legislativa promossa dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, attualmente in fase di esame parlamentare nell’ambito del decreto legge infrastrutture, rappresenta un’evoluzione significativa nell’approccio alla prevenzione dell’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici. L’obiettivo primario è l’implementazione di un sistema di controlli antimafia esteso e rigoroso, che abbracci non solo le imprese coinvolte nella realizzazione del nuovo ponte, ma anche l’insieme dei fornitori e dei lavoratori impiegati.L’approccio proposto si discosta da prassi meno incisive, ispirandosi positivamente all’efficacia dimostrata in contesti strategici come la ricostruzione del ponte di Genova, la preparazione di Expo e l’organizzazione delle Olimpiadi invernali. In questi casi, una verifica approfondita e costante ha contribuito a garantire la trasparenza e la legalità dei processi, mitigando il rischio di deviazioni illecite.La rilevanza di questa proposta legislativa trascende la specifica opera infrastrutturale del ponte. Si tratta di un intervento strutturale volto a rafforzare la tutela del patrimonio pubblico e a salvaguardare l’integrità del sistema economico nazionale. L’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici non è solamente un problema di corruzione; rappresenta un’erosione della fiducia dei cittadini, una distorsione del mercato e un ostacolo allo sviluppo sostenibile.Il decreto legge in esame prevede, dunque, un’intensificazione dei controlli preventivi e successivi, estesi a tutte le fasi del processo appaltante, dalla selezione delle imprese alla gestione dei pagamenti. L’obiettivo è l’identificazione precoce di eventuali collegamenti con organizzazioni criminali, attraverso la consultazione di banche dati specializzate e l’acquisizione di informazioni da fonti diverse.L’estensione dei controlli a tutti i lavoratori coinvolti, stimati in oltre 100.000 unità, introduce un elemento di prevenzione particolarmente innovativo. Si riconosce infatti che l’infiltrazione mafiosa non si limita all’alterazione dei rapporti tra imprese, ma può manifestarsi anche attraverso la pressione e la manipolazione dei singoli individui.Questa iniziativa legislativa si inserisce in un contesto più ampio di contrasto alla criminalità organizzata, che richiede un approccio multidisciplinare e una sinergia tra le istituzioni. La prevenzione dell’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici è un imperativo etico e una responsabilità istituzionale che coinvolge tutti gli attori sociali. Il successo di questa iniziativa dipenderà non solo dalla sua efficacia giuridica, ma anche dalla capacità di promuovere una cultura della legalità e della trasparenza in tutti i settori dell’economia.

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