Celebrazione trent’anni del concorso mieli in Valle d’Aosta: 70 apicoltori partecipanti e record di campioni analizzati. Prossima edizione della Sagra del Miele a Châtillon e Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi. Obiettivo di mantenere viva l’eredità culturale per le nuove generazioni.

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17 ottobre 2024 – 16:54

La celebrazione dei trent’anni del concorso mieli della Valle d’Aosta ha visto la partecipazione di ben 70 apicoltori, un numero record rispetto agli anni precedenti nonostante le difficoltà stagionali. Durante la conferenza stampa di presentazione, Anais Piccot, dirigente della struttura Consorzi di miglioramento fondiario, consorterie e produzioni vegetali, ha evidenziato che sono stati presentati ben 133 campioni per un totale di 411 analisi chimico-fisiche effettuate dall’Unità analitica miele del laboratorio dell’assessorato all’Agricoltura, oltre a 133 analisi melissopalinologiche.La prossima edizione della Sagra del Miele e dei suoi derivati si terrà a Châtillon dal 25 al 27 ottobre e sarà l’occasione anche per premiare i vincitori del concorso mieli. L’assessore Marco Carrel ha sottolineato con orgoglio che nella regione si contano ben 606 apicoltori con circa 8747 alveari, dimostrando una diffusa presenza sul territorio regionale di aziende apistiche, spesso gestite da giovani che dedicano sempre più attenzione e competenze a questo settore.In parallelo a queste iniziative, Châtillon ospiterà anche la nona edizione della Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi. Questo evento va oltre il semplice prodotto alimentare, rappresentando un simbolo delle radici dei popoli alpini e un ponte generazionale che permette ai giovani di riscoprire il legame profondo tra comunità, ambiente e cultura. L’obiettivo è quello di non solo conservare una tradizione millenaria, ma rendere parte integrante del presente e futuro questa eredità culturale attraverso percorsi formativi ed educativi mirati alle nuove generazioni. Jean-Pierre Guichardaz, assessore al Sistema educativo, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva questa eredità culturale per arricchire il patrimonio storico della regione.

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