Un gruppo di tre cittadini bulgari, residenti nel Regno Unito e attivi in diversi Paesi europei, è stato riconosciuto colpevole di spionaggio a favore della Russia da un tribunale britannico per azioni condotte nel periodo compreso tra il 2020 e il 2023.Katrin Ivanova, di 33 anni, Vanya Gaberova, di 30 anni, e Tihomir Ivanchev, di 39 anni, tutti residenti a Londra, facevano parte di una presunta cellula che aveva avviato un’elaborata operazione di sorveglianza su individui e luoghi “bersaglio” da Mosca, inclusi giornalisti investigativi e una base militare statunitense in Germania.Altri due connazionali coinvolti nelle attività di spionaggio sono Orlin Roussev, 47 anni, e Biser Dzhambazov, 43 anni. Entrambi hanno già ammesso le loro responsabilità nei reati commessi insieme ad un sesto imputato, Ivan Stoyanov, di 34 anni.Secondo quanto emerso durante il processo giudiziario britannico, i colpevoli avevano messo sotto controllo Christo Grozev, giornalista bulgaro critico del Cremlino, e Roman Dobrokhotov, giornalista e dissidente russo rifugiatosi nel Regno Unito dove ha fondato il sito The Insider. La procuratrice Alison Morgan ha sottolineato la sofisticatezza delle metodologie impiegate dalla cellula spionistica: attività di sorveglianza su individui e luoghi con l’utilizzo di false identità e tecnologie avanzate per acquisire informazioni sensibili.
“Cellula bulgara di spionaggio per la Russia smascherata nel Regno Unito”
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