Il presidente Joe Biden aveva inizialmente espresso l’intenzione di chiudere definitivamente il carcere di massima sicurezza dei terroristi dell’11 settembre situato sull’isola di Cuba. Tuttavia, la situazione ha preso una svolta inaspettata quando il suo successore, Donald Trump, ha annunciato la trasformazione di tale struttura in un centro di detenzione per i migranti illegali. Questa decisione è stata presa nel contesto della firma della sua prima legge durante il secondo mandato, un provvedimento che renderà più semplici gli arresti anche per i richiedenti asilo privi di documenti.Il presidente Trump ha dichiarato con orgoglio la creazione del nuovo centro di detenzione a Guantanamo e ha affermato che grazie alle politiche adottate nell’ultima settimana, nessuno sarà più autorizzato ad entrare negli Stati Uniti in maniera irregolare. Nel frattempo, nonostante la sospensione da parte di un giudice del congelamento delle sovvenzioni e dei prestiti federali, il tycoon ha rassicurato i cittadini americani preoccupati e confusi garantendo che le pensioni e l’assistenza sanitaria non subiranno alcuna modifica.Questa decisione ha scatenato reazioni contrastanti all’interno della società americana, con alcuni che sostengono la necessità di politiche più rigide sull’immigrazione e altri che esprimono preoccupazione per il trattamento riservato ai migranti detenuti nel nuovo centro a Guantanamo. La questione dell’immigrazione illegale continua dunque a essere al centro del dibattito politico negli Stati Uniti, mentre l’amministrazione Trump si prepara ad attuare nuove misure per contrastare questo fenomeno.
Centro di detenzione a Guantanamo per migranti illegali: polemiche e preoccupazioni crescono
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