Il prestigioso Serena Hotel di Kabul, simbolo di eleganza e ospitalità nella capitale afghana, ha annunciato la chiusura delle sue porte a partire dal primo febbraio 2025. Questa decisione arriva dopo anni di attacchi da parte dei talebani, che hanno ripreso il controllo del paese nel 2021. La struttura, aperta da vent’anni e di proprietà della Fondazione Aga Khan, ha rappresentato un punto di riferimento per diplomatici, funzionari governativi, uomini d’affari e viaggiatori provenienti da tutto il mondo.L’hotel era conosciuto per la sua accoglienza calorosa e la sua capacità di promuovere opportunità economiche per le comunità locali. Inoltre, si distingueva per aver offerto opportunità lavorative significative alle donne, contribuendo così all’empowerment femminile in un contesto spesso dominato dagli uomini.Purtroppo, il Serena Hotel è stato teatro di tragici eventi nel corso degli anni. Nel gennaio 2008, un attentato suicida ha colpito l’albergo mentre vi soggiornava il Ministro degli Esteri norvegese, causando la morte di sei persone tra cui un giornalista americano e un norvegese. Il responsabile dell’attacco è stato identificato come l’attuale ministro degli Interni talebano, Sirajuddin Haqqani.Nel marzo 2014, un commando armato talebano ha nuovamente preso di mira l’hotel uccidendo nove persone tra cui un giornalista dell’Afp e la sua famiglia. Questi tragici eventi hanno segnato profondamente la storia dell’hotel e della città stessa.Nonostante le sfide e gli attacchi subiti nel corso degli anni, il Serena Hotel resterà sempre un simbolo di ospitalità e inclusione nella memoria di coloro che hanno avuto il privilegio di varcarne la soglia. La sua chiusura rappresenta non solo la fine di un’iconica istituzione alberghiera, ma anche il triste epilogo di un capitolo importante nella storia contemporanea dell’Afghanistan.
Chiusura del Serena Hotel di Kabul: fine di un’iconica istituzione alberghiera
Date: