Chiusura inattesa del bar a causa di mancato uso del Pos: cliente rimborsato.

04 febbraio 2025 – 12:40

A metà gennaio, nel suggestivo scenario del centro commerciale Le Centurie di via Caselle, un vivace barista ricevette la formale diffida di ripristinare il servizio Pos, emanata con fermezza dalle autorità competenti. Il 31 gennaio, dopo il decorso dei dieci giorni concessi per adempiere agli obblighi previsti, gli agenti della polizia locale della Federazione guidata dal comandante Antonio Paolocci fecero ritorno sul luogo per verificare l’effettiva regolarizzazione dell’esercizio commerciale.Il quadro che si presentò loro fu alquanto inaspettato: di fronte ai vigili urbani si stagliava la serranda abbassata, testimone silenzioso della chiusura definitiva del bar. Resta ora da scoprire se presto verrà rilevato da nuovi gestori desiderosi di dare nuova vita a quel locale ormai inerte. Nel frattempo, una vicenda parallela coinvolge un cliente che si è visto addebitare erroneamente la cifra esorbitante di 400 euro anziché i canonici 40 a causa di un errore sul Pos.Il ristoratore, conscio dell’ingiusto torto subito dal malcapitato avventore, decide di correre ai ripari e tramite i social network lo contatta con parole sincere: “Voglio restituirti quanto ti spetta”. Questo episodio ha radici profonde nelle segnalazioni pervenute al comando di polizia locale di piazza Castello a Camposampiero riguardanti un pubblico esercizio che aveva ostentato per lungo tempo il cartello “Pos non funzionante”.In risposta alle richieste incessanti dei cittadini preoccupati, gli agenti della Squadra di polizia amministrativa si sono recati sul posto per ottenere le dovute spiegazioni dai gestori dell’esercizio commerciale. La normativa vigente stabilisce che a partire dal 30 giugno 2022 i negozianti e gli artigiani sono tenuti ad accettare pagamenti tramite Pos; in caso contrario potrebbero incorrere in sanzioni pecuniarie.Nel corso dell’ispezione effettuata presso il bar incriminato, il personale ha ammesso candidamente agli agenti l’assenza totale di dispositivi Pos all’interno del locale. Da qui scaturì la diffida a conformarsi alla normativa vigente e successivamente la sorprendente chiusura definitiva delle attività commerciali del bar.

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