Colloqui per tregua a Gaza: delegazioni non tornano al Cairo, Netanyahu pronto al ritorno ai combattimenti

I colloqui per il prolungamento dell’accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi continuano oggi solo tramite comunicazioni telefoniche, con le delegazioni che non sono ancora tornate al Cairo. Secondo quanto riportato da Ynet, senza un intervento attivo dall’inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff, non si prevedono sviluppi significativi. Il Primo Ministro Netanyahu ha già dato istruzioni di prepararsi a un possibile ritorno ai combattimenti, poiché l’ipotesi israeliana che Hamas avesse accettato di estendere la fase uno per timore di una nuova guerra si è dimostrata errata. Al contrario, Hamas ha respinto la richiesta di prolungare la fase uno e questa mattina il portavoce Hazem Qassem ha dichiarato al canale qatariota Al Arabi che Israele mira a recuperare gli ostaggi “mantenendo la possibilità di riprendere gli attacchi nella Striscia di Gaza” e “evitando un impegno per porre fine alla guerra e ritirarsi completamente da Gaza”. Ieri sera, il Primo Ministro Benyamin Netanyahu ha presieduto una riunione straordinaria dopo il ritorno della delegazione negoziale dal Cairo. Durante i colloqui non è stato registrato alcun progresso poiché Hamas insiste nel voler avviare i negoziati relativi alla seconda fase e richiede il ritiro delle forze armate israeliane dal Corridoio Filadelfia, situato lungo il confine tra Gaza ed Egitto.

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