Il conto alla rovescia per il concordato preventivo biennale è ormai iniziato, coinvolgendo circa 4,5 milioni di lavoratori autonomi, tra partite Iva e forfettari. Questa misura permetterà ai contribuenti di stipulare accordi preventivi con l’amministrazione fiscale per i prossimi due anni, proteggendoli da possibili verifiche fiscali. Tuttavia, dopo una settimana di polemiche, è stato deciso che i controlli non potranno essere effettuati tramite il redditometro, decisione presa dalla stessa premier Giorgia Meloni poco prima della pubblicazione ufficiale in gazzetta. Tra i requisiti necessari per accedere al concordato vi è l’obbligo di non avere debiti fiscali o contributivi superiori a 5.000 euro. Questa nuova normativa mira a garantire maggiore certezza e stabilità ai contribuenti, offrendo loro la possibilità di regolare la propria situazione finanziaria in modo preventivo e trasparente.
“Concordato preventivo biennale: misura per la stabilità dei lavoratori autonomi”
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