Conflitto politico-religioso in Italia: Meloni sfida la CEI per contrastare le riforme governative

Date:

01 giugno 2024 – 06:34

Giorgia Meloni ha deciso di affrontare la Conferenza Episcopale Italiana per le sue recenti prese di posizione contrarie alle riforme del governo, con Matteo Zuppi nel mirino. Questa scelta non è casuale, ma è il risultato di antichi dissapori e sospetti crescenti all’interno dell’entourage di Meloni. Il presidente dei vescovi italiani non è considerato un alleato, principalmente a causa della sua appartenenza a Sant’Egidio e alla sua provenienza dall’arcidiocesi di Bologna, cuore del cattolicesimo democratico.L’attivismo di alcuni movimenti ecclesiali nel Lazio, regione cruciale anche per Fratelli d’Italia, partito politico di Meloni, pesa notevolmente in questa contrapposizione che domina l’esecutivo. La presidente del Consiglio ha dichiarato che la riforma del premierato non interferisce con i rapporti tra Stato e Chiesa e si è mostrata perplessa sulle preoccupazioni espresse dalla CEI.Uno dei motivi dell’astio nei confronti del cardinale risiede nel fatto che la CEI abbia criticato in passato il governo riguardo ai migranti e abbia respinto le proposte chiave della maggioranza in materia di riforme istituzionali. Questo ha portato la presidente del Consiglio a rompere i rapporti con la CEI poco prima delle elezioni europee, temendo che il sostegno della base cattolica possa spostarsi verso forze politiche ostili al governo.Questa situazione evidenzia una frattura profonda tra il mondo politico e quello religioso, mettendo in luce divergenze ideologiche e strategie divergenti. La tensione tra potere religioso e potere politico sembra destinata a crescere ulteriormente, con conseguenze ancora incerte sul panorama politico italiano.

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