09 gennaio 2025 – 15:48
Il summit dell’Espace Mont-Blanc ha riunito, presso il centro congressi Le Majestic di Chamonix (Francia), gli attori locali coinvolti nell’itinerario del Tour del Monte Bianco.L’assessore dei Lavori Pubblici, del territorio e dell’ambiente, Davide Sapinet, ha preso parte alla sessione in qualità di vicepresidente della Conferenza transfrontaliera Mont-Blanc, insieme a una delegazione della Valle d’Aosta composta da rappresentanti di Courmayeur e della Valdigne, gestori di rifugi, guide e tecnici.Il tavolo rotondo transfrontaliero ha permesso lo scambio di opinioni sulle questioni ambientali legate all’affluenza su questo percorso circolare di oltre 170 km intorno al massiccio del Monte Bianco, percorso ogni anno da più di 45.000 escursionisti provenienti da tutto il mondo. Nel corso degli anni, l’Espace Mont-Blanc ha dedicato al Tour del Monte Bianco numerose iniziative, tra cui la creazione del proprio logo, il lancio del primo e unico sito transfrontaliero sul Tmb (www.autourdumontblanc.com) e la centrale di prenotazioni Tmb (www.montourdumontblanc.com), nonché l’istituzione dell’Associazione dei guardiani dei rifugi e delle locande del Tmb, che attualmente gestisce la centrale di prenotazioni e continua ad organizzare incontri periodici.L’incontro ha offerto agli intervenuti l’opportunità di dialogare e individuare problemi e soluzioni legati a un afflusso significativo, con l’obiettivo della conservazione ambientale, della convivenza armoniosa con i residenti locali e gli attori del territorio e della qualità dell’accoglienza degli escursionisti.L’assessore Sapinet si è detto soddisfatto della “partecipazione numerosa e competente dei rappresentanti politici e dei gestori al tavolo rotondo”, sottolineando che “questo incontro molto partecipato è stato un’opportunità per condividere lo stato dell’arte su questo tema di grande attualità che ci permetterà di affrontare le diverse questioni con i colleghi governativi interessati. In prospettiva sarà importante stabilire priorità distinguendo le azioni a carattere locale da quelle che richiedono un approccio transfrontaliero, al fine di rispondere in modo coerente alle problematiche sollevate sui tre versanti del Monte Bianco”.