02 novembre 2024 – 11:31
La controversia riguarda principalmente l’Air Passenger Duty (APD), la tassa di imbarco per i viaggiatori dagli aeroporti britannici, che subirà un primo aumento previsto per entrare in vigore nell’aprile 2025 e un altro nel 2026. La compagnia aerea in questione ha illustrato il caso: l’aumento di 2 sterline per passeggero, sui voli a breve raggio, si traduce in una spesa totale di 60 sterline in tasse per una famiglia composta da quattro persone.Il CEO O’Leary ha preso di mira direttamente la cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves per il suo bilancio contenente ben 40 miliardi di sterline, quasi 50 miliardi di euro, in aumenti fiscali: secondo lui, ciò dimostra che la ministra del Tesoro non ha alcuna idea su come favorire la crescita economica nel Regno Unito. Inoltre, O’Leary ha sottolineato che le decisioni prese da Reeves hanno danneggiato le prospettive di crescita e reso i voli notevolmente più costosi per le famiglie britanniche, soprattutto considerando che paesi come Irlanda, Ungheria, Svezia e molte regioni italiane hanno eliminato le tasse sul trasporto aereo.La questione dell’APD è diventata quindi un punto focale nella discussione sulle politiche economiche e fiscali del Regno Unito, con opinioni contrastanti su come bilanciare l’aumento delle entrate fiscali con la necessità di promuovere la competitività e la crescita economica. Mentre alcuni sostengono che tali misure siano necessarie per garantire risorse finanziarie sufficienti per i servizi pubblici e gli investimenti infrastrutturali, altri criticano queste decisioni come dannose per i consumatori e l’industria turistica.In un contesto internazionale sempre più competitivo e dinamico, è fondamentale trovare un equilibrio tra le esigenze finanziarie dello Stato e la capacità dei cittadini di mantenere uno standard di vita accettabile. Le scelte politiche devono essere valutate attentamente considerando gli impatti a lungo termine sull’economia nazionale e sul benessere della popolazione.