Nell’ambito dell’inquietante filone d’indagine della procura di Genova relativo alla Tirrenia-Compagnia italiana di navigazione, un gruppo di quarantacinque individui tra cui magistrati, membri delle forze dell’ordine e funzionari delle varie prefetture sono stati sottoposti ad indagine. Questo caso si colloca all’interno del più vasto contesto della caccia alle tracce di corruzione che ha portato alla sequestro di ben tre navi da passeggeri della compagnia di navigazione in questione. La procura ipotizza il reato di corruzione, ritenendo che i funzionari abbiano usufruito gratuitamente del servizio di trasporto utilizzando carte d’oro fornite dalla società stessa.L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’indagine sulle frodi nelle gare d’appalto pubbliche, il cui esito è stato l’incriminazione di 64 milioni di euro ai danni della compagnia. In merito a questa indagine, si preannuncia l’inizio dei primi interrogatori presso il giudice per le indagini preliminari da mercoledì prossimo, nei confronti delle tredici persone coinvolte. Tra le richieste formulate dal pubblico ministero Walter Cotugno figurano gli arresti domiciliari di due e l’interdittiva per undici delle persone in questione.Questi fatti rivelano un quadro di corruzione profondo e diffuso che sembra coinvolgere anche settori istituzionali, gettando una luce critica sulla moralità pubblica. La complessità della vicenda è aumentata da notizie che parlano di una situazione in cui illeciti sono stati perpetrati a più riprese e con varie tecniche.
Corruzione tra i vertici istituzionali: emergono nuovi scandali sulle truffe della Tirrenia.
Date: