La Bolivia si trova attualmente in una grave crisi di approvvigionamento di carburante che sta colpendo duramente la popolazione da diverse settimane. Le stazioni di servizio sono prese d’assalto da lunghe file di automobili e camion in cerca di benzina e diesel, causando disagi e proteste in diverse città del paese. A Santa Cruz, la capitale del dipartimento omonimo, le strade sono state paralizzate dalle manifestazioni dei cittadini stanchi della carenza di carburante, mentre a La Paz la situazione non è migliore.Secondo quanto dichiarato da Limbert Tancara, leader dell’associazione sindacale Transporte Libre, solo il 60% dei trasporti pubblici è attualmente operativo nella città di La Paz a causa della mancanza di carburante. Se la situazione non migliora presto, potremmo assistere a un’inversione dei numeri con il 40% dei trasporti attivi e il restante 60% costretto a fermarsi. Le code alle pompe arrivano fino a 2,5 km in alcune zone del paese, evidenziando l’entità del problema.Il ministro degli Idrocarburi della Bolivia, Alejandro Gallardo, ha ammesso pubblicamente di non essere in grado di importare una quantità sufficiente di carburante per soddisfare la domanda interna a causa della mancanza di liquidità in dollari. Questa situazione critica mette in evidenza le fragilità dell’economia boliviana e la necessità urgente di trovare soluzioni per risolvere questa emergenza che sta mettendo a dura prova la vita quotidiana dei cittadini boliviani.
Crisi carburante in Bolivia: code alle pompe e proteste cittadine
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