Nel corso del 2024, più di mezzo milione di individui in Afghanistan sono stati costretti a lasciare le proprie case a causa dei disastri climatici, come riportato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) in un recente rapporto. Questo studio ha evidenziato che quasi 9 milioni di persone hanno subito gli impatti negativi dei cambiamenti climatici nell’arco di un anno, con oltre 500.000 sfollati a causa di eventi come inondazioni e siccità.Il rapporto mette in luce come la maggior parte degli sfollati provenga dalle regioni occidentali del Paese, in particolare da Herat e Farah. Le autorità locali hanno segnalato che nel sud-ovest dell’Afghanistan le inondazioni hanno causato la perdita di vite umane, con ben 39 persone decedute in soli due giorni a causa delle avverse condizioni meteorologiche.La situazione emergenziale legata ai cambiamenti climatici rappresenta una sfida senza precedenti per il Paese e richiede interventi tempestivi e coordinati per garantire assistenza alle popolazioni colpite. È fondamentale adottare misure preventive efficaci e promuovere strategie di adattamento al clima per ridurre al minimo gli impatti devastanti sulle comunità vulnerabili.In questo contesto, è essenziale anche rafforzare la cooperazione internazionale e l’assistenza umanitaria per affrontare le conseguenze dei disastri naturali e sostenere la ricostruzione delle aree colpite. Solo attraverso un impegno congiunto a livello globale sarà possibile proteggere le vite umane e preservare l’ambiente per le generazioni future.
Crisi climatica in Afghanistan: più di 500.000 sfollati nel 2024
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