Le atrocità delle violenze sessuali contro i minori hanno raggiunto livelli senza precedenti ad Haiti, con un aumento del 1.000% rispetto all’anno precedente, come ha denunciato il portavoce dell’Unicef, James Elder, durante una conferenza a Ginevra. Questi atti disumani hanno trasformato i corpi dei bambini in veri e propri campi di battaglia, evidenziando la gravità della situazione nel Paese caraibico.L’emergenza è ulteriormente aggravata dalla presenza diffusa di gruppi armati che perpetrano atroci violenze sui più vulnerabili, tra cui il reclutamento massiccio di bambini soldato. La capitale Port-au-Prince è ormai sotto il controllo dell’85% di questi gruppi armati, che si macchiano di crimini contro l’umanità reclutando anche bambini di soli otto anni.Il fenomeno del reclutamento forzato o indotto è solo la punta dell’iceberg di una realtà fatta di estrema povertà e disperazione. I bambini sono vittime di un ciclo letale in cui vengono coinvolti nei gruppi armati che perpetuano la violenza da cui essi stessi provengono. In Haiti, oltre 1,2 milioni di minori vivono costantemente minacciati dalla violenza armata, con conseguenze devastanti sul loro benessere fisico e psicologico.Per contrastare questa spirale infernale, l’Unicef ha istituito 32 spazi sicuri mobili in collaborazione con partner locali per prevenire e rispondere alla violenza di genere. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi dall’organizzazione internazionale, l’appello per finanziamenti d’emergenza per Haiti lanciato nel 2024 è stato ampiamente sottofinanziato del 72%, mettendo a rischio le azioni necessarie per proteggere i minori haitiani da queste gravi minacce alla loro integrità e dignità umana.
Crisi umanitaria ad Haiti: violenze sessuali su minori in aumento del 1.000%
Date: