Crisi Volkswagen: piano tagli e incertezza sindacale – Elezioni anticipate a rischio

Date:

28 ottobre 2024 – 13:32

Il Consiglio di fabbrica, guidato dalla determinata Daniela Cavallo, ha svelato durante l’assemblea dei dipendenti tenutasi questa mattina che i dirigenti del principale colosso automobilistico europeo intendono ridimensionare gli stabilimenti e applicare pesanti tagli agli orari, ai salari, alle linee di produzione e ai turni. Un drastico piano che coinvolgerà tutte le sedi: nessuno sarà al riparo da queste decisioni. Se confermata, questa strategia segnerebbe una cesura storica con il passato: Volkswagen non ha mai chiuso uno stabilimento in Germania dai tempi della sua fondazione un secolo fa. Il marchio tedesco impiega 120 mila lavoratori distribuiti in dieci impianti. Secondo quanto riportato da Handelsblatt, i sindacati hanno ribattezzato questi severi tagli come “il piano avvelenato”. Tuttavia, i vertici aziendali sembrano essersi mossi tardi rispetto agli investimenti massicci della Cina nel settore dell’auto elettrica. Si trovano ora ad affrontare costi del lavoro elevati e la concorrenza agguerrita di case automobilistiche come la giapponese Toyota, capace di produrre due milioni di veicoli in più impiegando la metà dei dipendenti.Mercoledì è previsto il primo incontro con il sindacato metalmeccanico IgMetall per discutere il rinnovo del contratto collettivo. Nonostante il silenzio attuale dell’azienda, le prospettive non sembrano rosee: in un contesto di crisi economica acuta e con l’intenzione dei vertici di ridurre fino al 18% gli stipendi dei dipendenti, appare utopistico pensare a un accordo soddisfacente. Le rappresentanze sindacali chiedono invece aumenti salariali del 7%. Questa grave crisi del gigante automobilistico tedesco si verifica in un momento politicamente tumultuoso: il cancelliere Olaf Scholz aveva convocato una riunione per domani con sindacati ed imprese per discutere misure di rilancio dell’economia, mentre il ministro delle Finanze Christian Lindner ha organizzato un controvertice con altre aziende allo stesso scopo. Le voci su una possibile crisi di governo e elezioni anticipate a marzo sono sempre più forti. In tal caso, il salvataggio delle fabbriche Volkswagen potrebbe diventare il tema principale della campagna elettorale.

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