09 gennaio 2025 – 17:45
Le critiche nei confronti del Fondo Vita Nascente del Piemonte si fanno sempre più aspre, con le opposizioni che lo definiscono un’iniziativa inefficace e insufficiente per sostenere la maternità. I dati evidenziano che gli aiuti economici forniti sono marginali rispetto ai reali costi affrontati dalle famiglie. Polemiche sorgono riguardo a rendicontazioni incomplete e alla discutibile distribuzione delle risorse, con richieste di investimenti strutturali per contrastare il declino demografico e promuovere l’occupazione femminile. Ancora una volta, si critica una misura superficiale che non supporta adeguatamente le donne.Le opposizioni attaccano nuovamente l’assessore al Welfare Maurizio Marrone, il quale ha annunciato recentemente l’aggiunta di un ulteriore milione di euro al Fondo Vita Nascente. Queste risorse si aggiungono ai due milioni e mezzo stanziati negli anni precedenti e saranno destinate tramite un bando entro la fine dell’anno alle associazioni antiabortiste e prolife per progetti finalizzati a sostenere le gravidanze fino al termine.Alice Ravinale, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, mette in evidenza i dati: solamente 449 donne sono state assistite con circa 460.000 euro stanziati, risultando in una media di massimo 1000 euro a persona. Tuttavia, secondo Federconsumatori del 2023, i costi nel primo anno di vita di un neonato oscillano tra i 7500 e i 17.500 euro per famiglia. È chiaro che queste somme non sono sufficienti a coprire le necessità legate alla maternità.Inoltre, emerge che nel bando del 2023 sono stati erogati 58.750 euro a 16 associazioni per assistere almeno 15 donne; nel successivo bando del 2024, il numero minimo di persone da supportare è stato incrementato a 20. Questo solleva interrogativi sulle modalità di distribuzione delle risorse e sulle discrepanze presenti tra i vari bandi.La mancanza di chiarezza nelle rendicontazioni dei progetti da parte delle associazioni coinvolte genera ulteriori preoccupazioni: la Regione ha prorogato i termini per sei mesi senza garantire trasparenza nell’utilizzo delle risorse ottenute. Tale situazione suscita dubbi sulla gestione complessiva del Fondo Vita Nascente e solleva interrogativi sulla correttezza delle procedure adottate dalla Regione Piemonte.