09 aprile 2025 – 15:12
Le Borse europee vanno incontro ad una crisi senza precedenti in vista dell’apertura di Wall Street in rosso profondo, scatenata dall’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’indice paneuropeo Stoxx 600 registra una caduta del 4,5%, con gli investitori che corrono a rifugiarsi negli asset più sicuri a causa dell’instabilità economica mondiale.La discesa è universale: Francoforte perde il 4,3%, Parigi il 4,2%, Milano il 4,1% e Londra registra un calo del 3,8%. La caduta è dovuta anche alla pessima notizia delle multinazionali farmaceutiche, che rischiano di essere colpite da nuove tariffe punitive dal presidente americano.La Borsa di Copenaghen subisce il colpo più duro con una flessione del 6,4%, dove è quotata Novo Nordisk (-7,6%), e Zurigo, dove si sono abbassate le azioni di Novartis (-8,4%) e Roche (-6,8%).Il selloff colpisce anche i titoli di Stato, poiché il “porto sicuro” dei Titoli del Tesoro americani è stato messo in discussione a causa dell’aumento dei rendimenti: dai 10 anni ai 30 anni, questi ultimi hanno superato il 5%. Alexandre Baradez di Ig Market ha commentato che il mercato dei bond Usa non è più un porto sicuro per gli investitori e sta invece mettendo pressione al mercato azionario.I rendimenti del Bund sono scesi, ma lo spread tra il Btp e il Bund si è allargato. Lo stato di agitazione non sembra calmare nemmeno le parole del segretario del Tesoro Usa, Scott Bennet, secondo cui ciò che sta accadendo è semplicemente un normalissimo spostamento dei fondi dai bond ai titoli azionari.I future su Wall Street sono crollati, con il Dow Jones (-1,9%), il Nasdaq (-1,2%) e lo SeP 500 (-1,6%) alle porte di entrare in un mercato “orso”. Il petrolio è stato abbassato dai crescenti timori di recessione con il Wti che cede il 5,8% a quota 56,1 dollari al barile.