Sabato sera, un evento critico ha temporaneamente paralizzato gran parte del traffico aereo nel Nord Italia, evidenziando la fragilità intrinseca dei sistemi complessi che governano il trasporto aereo moderno. L’interruzione, durata circa tre ore, ha innescato una reazione a catena di cancellazioni, ritardi e riprogrammazioni, con conseguenze significative per migliaia di passeggeri e un impatto tangibile sull’economia regionale.L’incidente, originato da una disfunzione nel sistema radar, ha comportato la soppressione di voli in diversi aeroporti, principalmente in Liguria, Lombardia e Piemonte, ma con ripercussioni palpabili anche in altre regioni. La situazione ha costretto gli operatori dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) a implementare procedure di emergenza, sospendendo temporaneamente le partenze e gli arrivi per garantire la sicurezza delle operazioni.L’ENAC ha immediatamente avviato un’indagine approfondita per accertare le cause precise dell’anomalia, eseguendo un primo bilancio che indica l’impatto di circa 320 voli compromessi dal malfunzionamento. Al centro della questione vi è un problema di connettività, ovvero l’interruzione del flusso di dati radar cruciali che alimentano il Centro di controllo d’area di Milano, gestito dall’ENav.Le indagini preliminari hanno rivelato che l’anomalia non ha colpito direttamente l’infrastruttura radar in sé, bensì il sistema di trasmissione dati, fornitore del quale è la società Tim. La gravità della situazione è stata esacerbata dal fatto che l’interruzione ha interessato sia la linea primaria che quella di backup della rete operativa Enet, progettata per garantire la ridondanza e la continuità operativa attraverso collegamenti multipli tra i siti dell’ENav.Questo evento solleva interrogativi fondamentali sulla resilienza delle infrastrutture digitali che sorreggono il trasporto aereo. La dipendenza da un unico fornitore per la connettività, sebbene comune, espone il sistema a vulnerabilità significative, come dimostrato da questo episodio. L’incidente impone una revisione urgente delle procedure di sicurezza, con particolare attenzione alla diversificazione delle fonti di connessione e all’implementazione di protocolli di backup più robusti, in grado di prevenire o mitigare rapidamente l’impatto di future interruzioni. Oltre alla verifica tecnica delle infrastrutture, è essenziale un’analisi delle procedure operative, per valutare la capacità di risposta in situazioni di crisi e migliorare la comunicazione con passeggeri e operatori. La necessità di una maggiore indipendenza e flessibilità nei sistemi di comunicazione aeroportuale è ora un imperativo strategico.