Un’emergenza inattesa ha temporaneamente alterato il panorama aereo sopra Olbia, con la chiusura dello spazio aereo in una porzione del cielo cittadino.
La causa è un incendio di vaste proporzioni divampato nella zona di Su Trambuccone, un’area boschiva strategicamente situata nei pressi della statale che collega Sassari e Olbia.

L’evento ha immediatamente attivato le autorità competenti e ha comportato la necessità di predisporre misure di sicurezza per la navigazione aerea.

La chiusura dello spazio aereo, seppur limitata a una specifica area, ha generato preoccupazione e interrogativi sulla continuità operativa dello scalo Costa Smeralda.

Fortunatamente, e grazie alla prontezza delle squadre di controllo del traffico aereo, lo scalo è riuscito a mantenere le sue operazioni.
L’incendio, pur rappresentando un pericolo per la sicurezza a terra, non ha compromesso direttamente l’area di manovra aeroportuale né le rotte di avvicinamento e partenza.

La differenziazione tra l’emergenza in corso nell’entroterra e la continuità operativa dell’aeroporto evidenzia la complessità della gestione delle crisi in contesti geografici delicati come la Sardegna.
L’area di Su Trambuccone, infatti, pur non affacciandosi direttamente sul mare, svolge un ruolo cruciale per l’accesso aereo verso l’aeroporto di Olbia, fungendo da corridoio di transito per i velivoli in arrivo e in partenza.
La capacità di mantenere attive le operazioni aeroportuali nonostante le difficoltà dimostra un’efficace strategia di gestione del rischio, basata su una costante analisi delle condizioni meteorologiche e del territorio, nonché su una profonda conoscenza delle dinamiche dei venti e delle correnti ascensionali.

Questa capacità di adattamento e di mitigazione del rischio è essenziale per garantire la sicurezza dei passeggeri e la continuità delle connessioni aeree, elementi vitali per l’economia sarda, fortemente dipendente dal turismo.

La situazione, pur sotto stretto controllo, richiede un monitoraggio continuo dell’evoluzione delle fiamme e della direzione del vento, fattori che potrebbero influenzare la necessità di ulteriori restrizioni allo spazio aereo.

Le squadre di soccorso, composte da vigili del fuoco, protezione civile e volontari, sono impegnate in un’azione coordinata per domare l’incendio e proteggere le aree residenziali circostanti.
La priorità assoluta rimane la salvaguardia delle persone e la tutela dell’ambiente, con l’auspicio di un rapido ritorno alla normalità.