Il destino, con la sua inesorabile crudeltà, ha strappato via Manuel Sandu, un giovane di tredici anni dalle radici rumene e dalla comunità di San Ferdinando di Puglia. La sua esistenza, interrotta prematuramente, si è spenta nel reparto di rianimazione dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, un luogo simbolo di cura e speranza, ironicamente divenuto teatro di un dolore incolmabile.La tragedia si è consumata nelle acque di un mare, paradossalmente fonte di gioia e divertimento, che si è trasformato in una spietata trappola. Manuel, insieme ad alcuni amici, si godeva un pomeriggio di relax presso un lido di Margherita di Savoia, ignaro del dramma che l’aspettava. L’improvvisa incrinatura della quiete apparente, causata da un mare agitato, ha portato il giovane a trovarsi in una situazione di grave pericolo, inghiottito dalle onde in un vortice di paura e disperazione.L’intervento tempestivo dei bagnini, figure professionali dedite alla sicurezza altrui, si è rivelato cruciale. Mentre il 118 si precipitava sul luogo dell’accaduto, i soccorritori, con la competenza e la rapidità proprie dell’esperienza, intraprendevano immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare, supportate dall’utilizzo del defibrillatore. Un’ora di sforzi disperati, un’estenuante lotta contro la morte, culminata con il trasferimento d’urgenza in elisoccorso verso l’ospedale di San Giovanni Rotondo.La morte di Manuel solleva interrogativi profondi sulla responsabilità collettiva, sulla fragilità dell’esistenza e sulla potenza distruttiva della natura. Al di là della mera constatazione dell’evento, si apre uno spazio di riflessione sulla sicurezza delle spiagge, sull’importanza della prevenzione e sull’urgenza di un’educazione alla sicurezza in acqua che coinvolga bambini e adolescenti. Le autorità competenti hanno avviato accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto, al fine di comprendere se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza e se siano stati presi tutti i provvedimenti necessari per garantire la salvaguardia della vita umana. L’indagine si propone di fare luce su ogni aspetto della vicenda, con la speranza di evitare che una tragedia simile possa ripetersi, offrendo un piccolo conforto alla famiglia di Manuel e all’intera comunità che lo ha perso. La sua memoria, un monito silenzioso, dovrebbe rimanere impressa nel cuore di tutti, spingendoci a un impegno costante per la sicurezza e la tutela della vita.