Il piccolo borgo di Montelone di Spoleto, incastonato nel cuore verde dell’Umbria, si appresta a vivere un’esperienza unica: l’affitto esclusivo del suo intero tessuto urbano per celebrare un matrimonio. Un evento che evoca, per risonanza mediatica, il recente caso del magnate Jeff Bezos a Venezia, ma che rivela, in realtà, una profonda riflessione sul futuro del turismo e sull’identità dei borghi italiani.La coppia, Angelo e Penelope, romani con legami affettivi radicati nel paese, ha scelto Montelone non solo per la sua bellezza intrinseca – un labirinto di vicoli medievali, case in pietra a vista e panorami mozzafiato – ma anche per un’aspirazione a un tipo di celebrazione intima, autentica e profondamente connessa al territorio. La decisione, annunciata con entusiasmo dalla sindaca Marisa Angelini, segna un punto di svolta per il borgo, aprendo le porte a una nuova, promettente vocazione.Lungi dall’essere una semplice operazione di marketing, l’affitto esclusivo di Montelone rappresenta un esperimento sociale ed economico. Si tratta di un modello di turismo esperienziale che punta a valorizzare non solo il patrimonio architettonico e paesaggistico, ma anche la cultura locale, le tradizioni e le competenze artigianali. La coppia, infatti, ha espresso il desiderio di coinvolgere gli abitanti nella realizzazione dell’evento, promuovendo l’utilizzo di prodotti tipici, la creazione di allestimenti personalizzati e l’offerta di esperienze autentiche, come corsi di cucina tradizionale o visite guidate alla scoperta delle botteghe artigiane.Questo approccio, in contrasto con il turismo di massa spesso associato a impatti negativi sull’ambiente e sulla qualità della vita dei residenti, mira a creare un circolo virtuoso che generi reddito, crei posti di lavoro e preservi l’identità del borgo. L’evento non è pensato come un episodio isolato, ma come un catalizzatore per lo sviluppo di una filiera turistica sostenibile e di alta qualità, capace di attrarre visitatori alla ricerca di esperienze uniche e personalizzate.La scelta di Montelone, inoltre, sottolinea una tendenza crescente: quella di riscoprire e valorizzare i piccoli borghi italiani, spesso marginalizzati dai flussi turistici principali, ma ricchi di storia, bellezza e autenticità. Questi luoghi, testimoni di un passato millenario, rappresentano un patrimonio inestimabile da proteggere e promuovere, non solo per il loro valore culturale, ma anche per il loro potenziale economico.L’evento di Montelone, quindi, non è solo un matrimonio, ma un simbolo di speranza e di rinascita per i borghi italiani, un modello da replicare e adattare in altri contesti, per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per tutto il paese. Un futuro in cui il turismo non sia un fattore di distruzione, ma un motore di sviluppo e di valorizzazione del territorio.