Ondata di Calore: Attivata una Struttura di Coordinamento Interistituzionale per la Protezione della Salute e la Gestione del RischioIn risposta all’imminente ondata di calore che si appresta a colpire il territorio nazionale, il Ministero della Salute ha formalmente attivato una complessa struttura di regia volta a massimizzare l’efficacia delle misure di prevenzione, assistenza e mitigazione dei rischi per la salute pubblica. L’iniziativa, annunciata dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, rappresenta un passo cruciale per affrontare un fenomeno sempre più frequente e intenso, esacerbato dai cambiamenti climatici in atto.La cabina di coordinamento, coadiuvata da diverse istituzioni chiave, mira a centralizzare l’informazione, ottimizzare la condivisione di risorse e competenze, e garantire una risposta tempestiva ed efficace a livello locale. Oltre ai dipartimenti regionali competenti – Protezione della Salute, Protezione Civile e Prevenzione del Lazio – partecipa attivamente l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), portando con sé una specifica expertise nella prevenzione dei rischi legati al calore in ambito lavorativo, un settore particolarmente vulnerabile.Questa articolata struttura non si limita ad una mera risposta emergenziale. L’obiettivo primario è l’integrazione di una visione a lungo termine, che comprenda l’analisi dei dati meteorologici, la mappatura delle aree più a rischio, la valutazione della vulnerabilità della popolazione (con particolare attenzione agli anziani, ai bambini, alle persone con patologie preesistenti e alle fasce sociali più deboli) e l’implementazione di strategie di mitigazione basate su evidenze scientifiche.L’approccio interistituzionale riflette la crescente consapevolezza che la gestione delle ondate di calore non sia una questione puramente sanitaria, ma un problema complesso che coinvolge settori diversi, dall’urbanistica all’agricoltura, dall’ambiente all’energia. Si pone, infatti, l’urgenza di adattare le infrastrutture urbane (incremento di aree ombreggiate, promozione di “oasi di fresco”), di ottimizzare l’uso delle risorse idriche per il raffrescamento, e di sensibilizzare la popolazione sui comportamenti corretti per ridurre l’esposizione al calore.L’attivazione della cabina di regia si inserisce in un contesto più ampio di rafforzamento della sorveglianza epidemiologica, con il monitoraggio costante dei ricoveri ospedalieri per patologie correlate al caldo, e l’analisi dei dati sulla mortalità. L’obiettivo è comprendere meglio i meccanismi attraverso cui il calore influisce sulla salute, e sviluppare interventi mirati per proteggere i soggetti più vulnerabili.La collaborazione tra le istituzioni coinvolte non è solo una necessità operativa, ma anche un segnale di una nuova cultura della resilienza, che richiede una governance condivisa e una partecipazione attiva di tutti gli attori sociali per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e proteggere la salute della collettività.