La tragica sequenza di eventi che ha scosso il quartiere Tamburi di Taranto, in via Machiavelli, ha subito una svolta significativa con la fermata di Michele Caforio, 36 anni, fratello del ferito Pietro.
La sparatoria, consumatasi nella serata di ieri, ha lasciato dietro di sé un bilancio drammatico: la perdita di Carmelo Nigro, 45enne vittima innocente, e tre feriti di gravità variabile.
L’evento, che ha rapidamente innescato un’indagine complessa, ha portato all’arresto di Michele Caforio in seguito a un interrogatorio notturno presso la Questura.
La decisione, assunta congiuntamente dai magistrati Salvatore Colella e Milto Stefano De Nozza, membri della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sottolinea la delicatezza del contesto e la necessità di un intervento mirato per accertare le responsabilità e ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Oltre alla tragica perdita di Nigro, il figlio Michael Caforio, di 20 anni, ha riportato ferite serie che lo hanno ricoverato in gravi condizioni.
La situazione di Pietro Caforio, fratello di Michael e Michele, è definita critica, a seguito di una ferita alla testa.
Anche Vincenzo Fago, 65 anni, è rimasto coinvolto, riportando una ferita di minor entità all’arto inferiore.
La presenza della DDA di Lecce nell’indagine suggerisce un possibile collegamento con dinamiche criminali più ampie, data la competenza specifica di questa unità nella lotta contro le organizzazioni mafiose e le attività connesse.
L’area del Tamburi, storicamente segnata da tensioni sociali ed episodi di violenza legati alla criminalità organizzata, rende l’indagine particolarmente sensibile e complessa.
L’arresto di Michele Caforio rappresenta un passo cruciale nell’inchiesta, ma non esclude ulteriori sviluppi e la possibile identificazione di altri responsabili.
Le autorità stanno lavorando per ricostruire le motivazioni alla base della sparatoria, analizzando testimonianze, immagini delle telecamere di sicurezza e possibili collegamenti tra le vittime e i presunti autori del gesto.
La comunità tarantina è sotto shock e attende con ansia di conoscere la verità e di vedere che la giustizia faccia il suo corso.