La comunità di Bisceglie è addolorata da una tragedia che ha spezzato la vita di Emanuele Cosmai, 57 anni, e di sua moglie Patrizia Firrao, 58 anni, entrambi residenti nel nord barese. La coppia, insieme a una delle loro figlie e a un carabiniere, collega di quest’ultima, è stata coinvolta in un grave incidente autostradale sulla A1, nei pressi della diramazione per Roma Sud. L’impatto con un furgone ha causato ferite gravissime, tanto da richiedere il trasporto d’urgenza in ospedale tramite elisoccorso.La famiglia stava rientrando nella loro città natale dopo una gioiosa celebrazione: la laurea di una delle figlie, un traguardo importante che si è trasformato in un evento funesto. L’incidente si aggiunge a una recente ondata di dolore che ha già colpito la comunità biscegliese, evocando il ricordo di Rosa Mastrototaro e sua figlia Margherita Di Liddo, vittime di un altro incidente stradale pochi mesi prima, lasciando un bambino non ancora nato privo di una famiglia.Il sindaco Angelantonio Angarano ha espresso il suo profondo cordoglio attraverso i social media, sottolineando la fragilità della vita e l’inaspettata brutalità degli eventi che strappano persone care alla comunità. Un sentimento di vicinanza è stato espresso anche dall’UNARMA Puglia, sindacato dei carabinieri, che si stringe alla figlia delle vittime, maresciallo dei carabinieri, e invia i migliori auguri di guarigione al collega carabiniere rimasto ferito. La speranza condivisa è il suo ritorno alla normalità, alla famiglia e ai suoi affetti.Questo tragico episodio solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza stradale e sulla necessità di misure preventive più efficaci per proteggere la vita dei cittadini. La comunità, ancora sotto shock, si stringe attorno ai familiari, ai parenti e agli amici di Emanuele e Patrizia, offrendo sostegno e conforto in questo momento di immenso dolore e incertezza, auspicando una pronta ripresa, seppur segnata da una ferita indelebile. Il ricordo di questa coppia, strappata alla vita in modo così improvviso, rimarrà impresso nella memoria collettiva di Bisceglie, invitando a una riflessione profonda sul valore inestimabile della vita e sulla responsabilità condivisa per la sua salvaguardia.