La costa abruzzese, teatro di bellezza e serenità estive, si è recentemente macchiata di due tragici eventi legati all’acqua, rimarcando la fragilità umana di fronte alla potenza del mare e l’importanza cruciale di una vigilanza costante. Un uomo di 77 anni, originario della provincia di Frosinone, ha perso la vita in circostanze drammatiche in un tratto di mare adiacente a un hotel. La tragedia, innescata da un improvviso malore durante una immersione, ha scatenato l’allarme da parte dei bagnanti, che prontamente hanno segnalato la situazione ai bagnini. L’intervento rapido del personale di salvataggio ha permesso di portare l’uomo a riva, ma i tempestivi tentativi di rianimazione, supportati dall’intervento dell’elisoccorso partito da Pescara, non sono stati sufficienti a scongiurare il decesso.Questo episodio, purtroppo, non è stato un caso isolato. A Vasto, una donna di 83 anni si è trovata ad affrontare una situazione analoga, manifestando chiari sintomi di sindrome da annegamento. La prontezza dei soccorritori è stata determinante per evitare l’esito fatale. L’immediata intubazione da parte del personale del 118 e il successivo ricovero all’ospedale San Pio hanno offerto alla donna una speranza di guarigione, sottolineando la delicatezza del confine tra la vita e la morte in contesti acquatici.Questi due incidenti, pur nella loro specificità, sollevano interrogativi importanti sulla sicurezza in mare, sulla prevenzione degli eventi avversi e sulla necessità di una maggiore consapevolezza dei rischi connessi all’attività balneare. L’età avanzata delle vittime, pur non rappresentando una causa diretta, evidenzia la vulnerabilità degli anziani, spesso affetti da condizioni preesistenti che possono rendere più complessa la gestione di un evento critico come l’annegamento.La sindrome da annegamento, spesso confusa con un semplice affogamento, è in realtà un quadro clinico complesso che coinvolge l’aspirazione di liquidi e aria nei polmoni, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’organismo. La rapidità dell’intervento medico è cruciale per limitare i danni e garantire la sopravvivenza del paziente.È fondamentale che le spiagge siano dotate di adeguati sistemi di sorveglianza, con personale qualificato e attrezzature all’avanguardia. La formazione dei bagnanti, con l’organizzazione di corsi di primo soccorso e la diffusione di materiale informativo sui rischi e le misure di prevenzione, rappresenta un investimento prezioso per la sicurezza collettiva. La prevenzione, la vigilanza e la conoscenza sono le armi più efficaci per proteggere la vita e godere in sicurezza delle meraviglie del mare.