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domenica, 18 Maggio 2025
HomeCronacaChiara Poggi, morta a Garlasco: Sempio libero ma la città è ancora sottosopra
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Chiara Poggi, morta a Garlasco: Sempio libero ma la città è ancora sottosopra

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Andrea Sempio mi ha raccontato del suo interrogatorio in modo distaccato e conciso, quasi fosse un normale incontro con i colleghi di lavoro. Non era così. Era un uomo che stava affrontando una delle più gravi accuse della sua vita. Una accusa che gli aveva lasciato il segno profondo sulla sua anima. Eppure, nonostante l’emozione e la tensione che si intravedevano nei suoi occhi, Andrea mantenne una certa distanza da sé stesso e dal contesto. Come se si fosse rifiutato di dare peso alla situazione e alle accuse che gli erano state mosse. “Non è stato un arresto”, disse con voce ferma. Ma le parole non furono sufficienti a tranquillizzare i sospetti che si erano già insediati nella mente dei giornalisti presenti.Sempio ha ribadito più volte la sua innocenza, ma il tono della sua voce e gli occhi sembravano dire qualcosa di diverso. Era un uomo stanco, non solo per l’interrogatorio a cui era stato sottoposto, ma anche per la pressione e lo stress che si erano accumulati negli ultimi giorni. Eppure, mantenne un tono distaccato e riservato, come se cercasse di difendersi da sé stesso.Nonostante le accuse, Sempio sembrava più preoccupato per la sua famiglia. “Sono stanco”, disse, ma l’attenzione della sua mente era ancora concentrata sulle conseguenze che si sarebbero potute verificare sulla sua vita e su quella dei suoi cari. Le parole erano vaghe, ma il messaggio era chiaro: Andrea Sempio non voleva essere coinvolto in una storia così complicata e sofferta.In quegli istanti, sembrava che l’intera città di Garlasco fosse sottosopra. L’omicidio di Chiara Poggi ancora fresco nella memoria dei residenti, il caso Stasi ancora aperto e ora le accuse contro Andrea Sempio sembravano aumentare la confusione e lo stress.Eppure, in mezzo a tutta quella agitazione, Sempio mantenne un comportamento distaccato e riservato. Come se fosse stato l’unico a capire cosa stava realmente accadendo. “Non è stato un arresto”, ripeté più volte. Ma le parole sembravano essere una difesa per sé stesso, non solo contro gli accusatori, ma anche contro la sua propria emozione e il senso di colpa che si era insediato nella sua mente.L’interrogatorio di Sempio fu un momento delicato per tutta la città. Un momento in cui si capì che la verità non è sempre semplice da scoprire, e che le accuse possono essere mosse anche contro coloro che sembrano innocenti.

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