## Cormoshield: Un’Innovativa Soluzione Biologica per la Conservazione della Fauna LacustreA Montesilvano, nel cuore del Sakura Lake, si sta sperimentando un approccio inedito e ingegnoso per affrontare una problematica sempre più pressante: l’impatto dei cormorani sulle popolazioni ittiche dei laghi.
Lungi dall’essere una scena esotica e anomala, la presenza di “coccodrilli” artificiali nel lago riflette l’avvio del progetto Cormoshield, un’iniziativa pionieristica a livello europeo promossa dall’associazione ‘Nuovo Saline’.
La questione è complessa.
I cormorani, uccelli acquatici predatori, hanno visto le loro popolazioni aumentare sensibilmente negli ultimi decenni, spesso a causa della disponibilità di risorse alimentari e della diminuzione dei predatori naturali.
Questo incremento demografico ha portato a un’impennata della pressione predatoria sulle comunità ittiche dei laghi, con conseguenze negative sulla biodiversità e sull’equilibrio degli ecosistemi lacustri.
Il progetto Cormoshield non mira ad eliminare i cormorani, una strategia eticamente discutibile e spesso inefficace, ma a sviluppare un sistema di dissuasione che ne limiti l’impatto.
Le riproduzioni di coccodrilli, dotate di movimento grazie a un motore, rappresentano un elemento chiave di questa soluzione.
L’obiettivo è simulare la presenza di un predatore naturale, inducendo i cormorani a cercare alternative alimentari al di fuori del Sakura Lake.
L’innovazione del progetto va oltre la semplice introduzione di un elemento deterrente.
Cormoshield si propone come un vero e proprio banco di prova per un approccio di gestione faunistica basato sull’ecologia comportamentale.
I ricercatori stanno monitorando attentamente le reazioni dei cormorani alle “coccodrilli” artificiali, raccogliendo dati cruciali per ottimizzare il sistema di dissuasione e valutarne l’efficacia a lungo termine.
L’associazione ‘Nuovo Saline’, con la sua visione lungimirante, si pone come apripista in un campo di ricerca ancora poco esplorato.
Il progetto Cormoshield non solo offre una possibile soluzione per la tutela delle risorse ittiche del Sakura Lake, ma apre anche nuove prospettive per la gestione delle popolazioni di uccelli acquatici in altri ambienti lacustri europei, promuovendo un modello di conservazione basato sulla conoscenza approfondita del comportamento animale e sulla ricerca di soluzioni innovative ed ecologicamente sostenibili.
L’iniziativa si configura come un esempio concreto di come la tecnologia possa essere applicata, con sensibilità e rispetto, a favore della salvaguardia della biodiversità.
