Tornavano da Vicenza con lo sguardo annebbiato dai ricordi del luogo che avrebbero dovuto chiamare casa, la nuova dimora dove progettavano di creare la loro vita. L’impresa aveva richiesto un corso di studi nel settore socio sanitario a Cassino, un percorso non facile ma necessario per costruire un futuro più stabile, con il lavoro da operatore pronto ad attendere. L’istituto di formazione era stato il punto di partenza della loro nuova avventura. La scelta del luogo dove vivere era stata altrettanto ponderata: i genitori e il figlio di otto anni non potevano certo permettersi di iniziare la costruzione di una nuova esistenza senza un attaccamento al paese o alla comunità che avrebbero dovuto chiamare casa. La prospettiva dei tre, era quella di poter trascorrere l’anno scolastico completato il bimbo della Terza Elementare e poi finalmente iniziare la nuova vita in maniera definita. Ma il sogno di una famiglia originaria del Nigeria, che per tanti anni si era mantenuta attaccata alla speranza della ricerca di un futuro migliore e stabile, è stato spezzato da un evento insperato, un caso imprevedibile, una tragedia senza precedenti.