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domenica 16 Novembre 2025

Del Grande, nuova pista: indagati anche Rossella Piras

L’ombra del caso Elia Del Grande si allunga ora sulla figura di Rossella Piras, compagna del condannato, che è stata formalmente inserita nel registro degli indagati.

L’indagine, un intreccio complesso di responsabilità e complici, si snoda tra Modena e Varese, con la procura varesina a condurre l’inchiesta principale.
La decisione di indagare Piras emerge da un decreto di perquisizione emesso dai carabinieri di Varese, segnando una svolta significativa nella ricerca di coloro che potrebbero aver contribuito alla rocambolesca fuga di Del Grande dalla comunità di Castelfranco Emilia.

La fuga, avvenuta il 30 ottobre, ha sconvolto l’opinione pubblica e riaperto le ferite di una vicenda giudiziaria già dolorosa.
Del Grande, condannato a trent’anni di reclusione per l’efferato sterminio della sua famiglia avvenuto nel 1998, ha eluso il sistema di sorveglianza, scomparendo nel nulla e ritrovandosi, dopo quasi due settimane, nella provincia di Varese.

La ricostruzione dell’evento solleva interrogativi inquietanti: come ha fatto un detenuto, purificato dalle strutture carcerarie e socializzate, a eludere i controlli, a coprire una distanza così vasta e a trovare rifugio in un ambiente boschivo, mantenendo la sua posizione latitante per così tanto tempo?La possibilità che Del Grande abbia agito da solo appare, agli occhi degli inquirenti, estremamente remota.
L’ipotesi di un aiuto esterno, di una rete di supporto che abbia facilitato la sua evasione e la sua permanenza in stato di latitanza, si fa strada con forza.
Le perquisizioni eseguite dai carabinieri nelle abitazioni situate tra Cadrezzate e Monate suggeriscono proprio questa direzione: la ricerca di elementi concreti che possano provare il coinvolgimento di terzi.
L’avvocato Massimiliano Carnelli, nominato d’ufficio, si è assunto la difesa di Rossella Piras, incaricato di esaminare attentamente il fascicolo d’indagine e di tutelare i diritti della sua assistita.
La sua missione sarà quella di chiarire il ruolo di Piras nella vicenda, districando le responsabilità e cercando di fornire una versione dei fatti che possa attenuare la sua posizione, qualora fosse necessario.

L’inchiesta si preannuncia lunga e complessa, con la necessità di ricostruire un quadro completo degli eventi e di identificare tutti i soggetti coinvolti.
La vicenda pone interrogativi non solo sulla sicurezza delle strutture di sorveglianza, ma anche sulla possibilità che individui condannati per crimini efferati possano contare su un sostegno esterno, mettendo a repentaglio la giustizia e la sicurezza della comunità.
Il caso Del Grande, con l’aggiunta dell’indagine su Rossella Piras, si configura come un monito e un invito a rafforzare i controlli e a vigilare costantemente sulla possibilità di nuove violazioni.

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