mercoledì 30 Luglio 2025
20.2 C
Rome

Delfini nel Golfo dell’Asinara: scoperta rara e segnali positivi.

Nei profondi abissi del Golfo dell’Asinara, un’emozionante scoperta ha interrotto la routine del mare: un branco di delfini comuni (Delphinus delphis), accompagnato da giovani esemplari, è stato avvistato nelle acque del Canyon di Castelsardo.
L’evento, di eccezionale rarità, si è verificato all’interno dei confini dell’Area Marina Protetta dell’Asinara, un ecosistema cruciale incastonato nel più ampio Santuario Pelagos, un accordo internazionale volto alla protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo.
L’importanza di questo avvistamento risiede non solo nella sua spettacolarità, ma anche nelle informazioni che può fornire sullo stato di salute e le dinamiche di una popolazione di cetacei spesso sfuggente.
Il delfino comune, seppur diffuso nel bacino mediterraneo, presenta popolazioni localizzate e vulnerabili, soggette a pressioni antropiche come l’inquinamento acustico, la pesca indiscriminata (in particolare quella a strascico che può causare catture accidentali), e la perdita di habitat dovuta all’alterazione degli ecosistemi costieri.

Il Canyon di Castelsardo, con la sua morfologia complessa e le correnti marine peculiari, offre un ambiente ricco di risorse alimentari e riparo, rendendolo un potenziale sito di riproduzione e nutrimento per i delfini.
L’osservazione di cuccioli suggerisce un livello di successo riproduttivo, un indicatore positivo, sebbene richieda ulteriori studi per valutarne la sostenibilità nel tempo.

La presenza di giovani potrebbe anche rivelare schemi migratori complessi o l’utilizzo di questo canyon come area di sosta durante viaggi più ampi.

L’Area Marina Protetta dell’Asinara svolge un ruolo vitale nella salvaguardia di questa specie, limitando alcune attività umane e promuovendo la ricerca scientifica.

Tuttavia, la protezione efficace dei cetacei richiede un approccio transnazionale, come quello rappresentato dal Santuario Pelagos, che estende la tutela a vasti tratti di mare e coinvolge diversi paesi.
Questo avvistamento sottolinea l’urgenza di intensificare gli sforzi di monitoraggio, ricerca e sensibilizzazione per garantire la sopravvivenza dei delfini comuni e di tutti i mammiferi marini nel Mediterraneo.
La combinazione di dati genetici, analisi delle diete, stima delle abbondanze e valutazione delle minacce antropiche è fondamentale per sviluppare strategie di conservazione mirate e per proteggere questi maestosi abitanti degli oceani.
L’eco del canto dei delfini nel Golfo dell’Asinara è un promemoria potente della bellezza e della fragilità del nostro patrimonio naturale, e un appello all’azione per le generazioni future.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -