Un’onda di devozione ha travolto Piazza San Pietro, a Roma, accogliendo un’imponente folla di circa settanta mila pellegrini.
L’occasione è la solenne liturgia di canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, un evento che segna l’ingresso di due figure esemplari nel pantheon dei santi della Chiesa Cattolica, presieduto da Papa Leone XIV.
L’afflusso di fedeli, proveniente da ogni angolo d’Italia e da numerosi paesi del mondo, continua incessante, testimoniando un profondo sentimento di fede e ammirazione verso i due beati.
La Questura di Roma, attraverso la Sala per la gestione della sicurezza dei grandi eventi, monitora costantemente la situazione, assicurando un flusso ordinato e controllato.
L’organizzazione meticolosa, iniziata nelle ore precedenti, si è rivelata cruciale per gestire un numero così elevato di persone, garantendo al contempo la sicurezza e la fluidità degli spostamenti.
Un dispositivo di sicurezza composto da oltre sei centinaia di uomini e donne appartenenti alle forze dell’ordine è stato dispiegato fin dalla serata precedente, per vigilare sull’area e prevenire qualsiasi tipo di rischio.
La presenza massiccia di personale di sicurezza non mira a creare un clima di oppressione, ma a offrire un servizio discreto e professionale, volto a tutelare la sicurezza dei fedeli e a consentire loro di vivere appieno l’esperienza spirituale.
La canonizzazione di Carlo Acutis, un giovane informatico e volontario, e di Pier Giorgio Frassati, studente universitario e animatore pastorale, rappresenta un momento significativo per la Chiesa, che celebra l’eroismo della santità in contesti contemporanei.
Acutis, con la sua passione per la tecnologia al servizio del bene comune e la sua profonda fede, incarna la possibilità di essere santi anche in età giovanile, usando le proprie competenze per aiutare i più vulnerabili.
Frassati, dal canto suo, testimonia l’importanza della carità e dell’impegno sociale come espressione concreta della fede cristiana, portando speranza e conforto a chi soffre.
L’evento non è solo una celebrazione religiosa, ma anche un’occasione di riflessione sulla vita e gli esempi di questi due nuovi santi, che ispirano milioni di persone a vivere una vita più autentica, generosa e orientata al bene.
La presenza di così tante persone a Roma dimostra la forza del messaggio di santità, capace di trascendere confini geografici e culturali, e di risvegliare nel cuore dell’uomo il desiderio di Dio e di una vita più piena.
La canonizzazione si configura, dunque, come un invito a tutti i fedeli a seguire le orme di questi esempi luminosi, testimoniando la gioia del Vangelo con azioni concrete e una profonda fede.