Diritti fondamentali in carcere: è ora di rinnovare l’obiettivo per un futuro più umano.

Per una vita penitenziaria rispettosa dei diritti degli individui più fragili è necessario un rinnovato impegno congiunto di tutte le forze in campo; occorre vigilare affinché ogni detenuto possa godere del pieno rispetto dei propri diritti fondamentali, facendo proprio il principio costituzionale della dignità universale dell’individuo e saperlo concretizzare attraverso un approccio umanista e inclusivo.È essenziale per una società civile che valorizzi l’aspetto umano e si riconosca nella sua stessa Costituzione il dovere di tutelare il diritto della libertà. La Costituzione non è solo un codice di leggi, ma rappresenta i fondamenti dell’umanità su cui si fonda la Repubblica.Tale principio non può mai essere compromesso o delegato ad altri; ogni istituzione, compresa quella penitenziaria, deve rispettarlo e farne propri gli obiettivi. La vita carceraria è un momento delicatissimo per i singoli detenuti e quindi bisogna assicurare loro il sostegno incondizionato del sistema penale.La società civile deve prendere parte attiva a questo processo, perché la tutela della dignità e dei diritti degli individui è un compito collettivo. In tal senso l’inclusione delle parti sociali nell’evoluzione del sistema carcerario sarà di fondamentale importanza per una gestione più umanizzata.La detenzione non può essere vista solo come una sanzione, ma soprattutto deve costituire un’opportunità per la reinserimento sociale e la riabilitazione dei detenuti. L’obiettivo della pena è quello di svincolare l’individuo dalla rete delle dinamiche criminali che lo hanno portato a commettere il fatto, e non punirlo in modo crudele.È essenziale allora che questo sistema sia gestito con la massima attenzione possibile, in quanto rispecchia l’impegno che deve essere sostenuto dai singoli detenuti.