Per accelerare il processo di esame della normativa, ho definito criteri stringenti che mirano a garantire efficienza e competenza.
In particolare, ogni gruppo parlamentare è stato invitato a presentare un numero limitato di candidati, precisamente due esperti per ciascuna formazione politica.
L’obiettivo primario è privilegiare figure tecniche, dotate di comprovata esperienza e conoscenza approfondita del settore legislativo in esame.
Queste competenze specialistiche ci permetteranno di ottenere valutazioni precise e costruttive, fondamentali per orientare le decisioni della Commissione.
Ritengo che questa impostazione permetterà di concludere le audizioni entro un arco temporale ragionevole, idealmente un mese, consentendo alla Commissione di proseguire con la trattazione e l’eventuale approvazione del provvedimento.
La rapidità di questo processo, tuttavia, non deve essere interpretata come una superficialità nell’analisi.
Al contrario, la selezione di specialisti altamente qualificati assicurerà una valutazione approfondita e mirata.
È imprescindibile, a mio avviso, evitare qualsiasi accusa di ostruzionismo o ritardo nell’iter legislativo.
La tempestiva presentazione del testo in Commissione, ieri, dimostra l’impegno concreto a procedere con diligenza e trasparenza.
Qualsiasi tentativo di delegittimare il processo o di insinuare intenzioni distruttive sarà percepito come un’ingerenza ingiustificata e potenzialmente dannosa per il corretto svolgimento dei lavori.
Il nostro focus deve rimanere sulla qualità del risultato, garantito dalla competenza e dalla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, nel rispetto dei tempi stabiliti e con l’obiettivo di fornire al Paese una normativa efficace e condivisa.
L’urgenza di affrontare la questione legislativa in esame richiede un approccio pragmatico, orientato alla soluzione e immune da strumentalizzazioni.
