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sabato 8 Novembre 2025

Fondazione Milano Cortina 2026: scudo giuridico e ombre sulle indagini

Un’operazione legislativa mirata, recentemente varata dal governo Meloni, solleva interrogativi significativi riguardo alla gestione della Fondazione Milano Cortina 2026 e all’equilibrio tra accountability pubblica e tutela dei suoi operatori.
La norma in questione, con una formulazione che suscita preoccupazioni di eccessiva protezionismo, ha generato una sorta di “zona franca” giuridica per il personale della fondazione, isolandolo, almeno apparentemente, dalle conseguenze derivanti dalla gestione di risorse e processi di interesse pubblico.

Questa scelta legislativa, a prima vista, sembra in contrasto con i principi fondamentali di trasparenza e responsabilità che dovrebbero guidare l’agire di chi opera in ambiti di tale rilevanza strategica per il paese.
La Fondazione, in quanto ente pubblico non economico, è intrinsecamente legata all’interesse collettivo e, pertanto, dovrebbe operare in un contesto di massima accountability.
L’immunità, o la sua attenuazione, riservata al personale, rischia di compromettere questo principio cardine, creando una percezione di privilegio e di distanza tra l’organizzazione e i cittadini.

Parallelamente, la stessa norma ha comportato un intervento che, seppur non esplicitamente dichiarato come tale, ha avuto l’effetto di frenare, se non addirittura bloccare, le indagini in corso condotte dalla Procura di Milano.

Queste indagini, innescate inizialmente da rilievi emersi dall’analisi dei servizi digitali legati all’evento olimpico e culminate nelle perquisizioni del maggio 2024, miravano a chiarire alcune dinamiche interne e a verificare la conformità delle attività svolte con la normativa vigente.

L’effetto congiunto di queste due disposizioni – la creazione di una sorta di scudo giuridico per il personale e la restrizione delle indagini – alimenta sospetti di un intervento volto a proteggere possibili irregolarità o a ostacolare l’accertamento di responsabilità.
Si tratta di una situazione che richiede un’analisi approfondita da parte delle istituzioni di controllo, del Parlamento e dell’opinione pubblica, per verificare la legittimità di tali scelte e per assicurare che la gestione dei fondi pubblici e l’organizzazione di un evento di tale portata avvengano nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza.
L’inquadramento giuridico e politico di un’iniziativa di questo genere deve essere costantemente monitorato, per evitare che la ricerca dell’efficienza e della protezione del personale non si trasformi in un’inaccettabile forma di opacità e di privilegio.

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