Il previsto forum dedicato all’analisi delle dinamiche di pace nella Striscia di Gaza, inizialmente programmato presso il Liceo Righi di Roma, ha subito una sospensione cautelativa.
L’annullamento, seppur temporaneo, è stato motivato da una valutazione approfondita delle condizioni di sicurezza, un elemento imprescindibile per garantire la serenità di ogni partecipante e la legittimità dell’iniziativa stessa.
L’evento, concepito come un’opportunità cruciale per il dialogo tra accademici, esperti di relazioni internazionali, operatori umanitari e attivisti impegnati nel campo dei diritti umani, mirava a esplorare le complesse sfide che ostacolano una soluzione duratura.
L’obiettivo non era offrire risposte definitive, ma stimolare un confronto aperto e costruttivo, capace di decostruire narrazioni polarizzate e favorire una comprensione più articolata delle radici del conflitto.
La scelta del Liceo Righi, istituzione con una lunga tradizione di impegno civile e un forte legame con la comunità, testimoniava la volontà di coinvolgere anche le nuove generazioni in un dibattito di fondamentale importanza.
Il programma prevedeva interventi di studiosi specializzati in geopolitica del Mediterraneo, con particolare attenzione agli aspetti socio-economici e politici che influenzano la situazione a Gaza, e testimonianze dirette da parte di coloro che operano quotidianamente sul campo, fornendo una prospettiva concreta e umanitaria.
La sospensione, lungi dal segnare un definitivo abbandono dell’iniziativa, rappresenta una pausa riflessiva necessaria per rivedere la logistica e rafforzare le misure di sicurezza, garantendo un ambiente propizio al confronto pacifico e rispettoso.
Il dirigente scolastico ha espresso la ferma volontà di riprogrammare il convegno, confidando nella possibilità di creare un contesto sicuro e inclusivo, in grado di accogliere voci diverse e promuovere una maggiore consapevolezza sulla questione palestinese.
Il dialogo, anche quando interrotto, resta un imperativo morale e un investimento nel futuro.
La speranza è che, attraverso un dialogo sereno e informato, si possano trovare soluzioni che favoriscano la giustizia, la dignità e la pace per tutti.





