Vasile Frumuzache, trentaduenne, si è difeso in sede di udienza di convalida, respingendo le accuse di essere un serial killer, pur confermando la responsabilità nei due femminicidi per i quali è già in custodia cautelare. L’interrogatorio, il terzo in una settimana, ha rappresentato un momento cruciale nella complessa indagine condotta dalla Procura di Prato, un’inchiesta che si è sviluppata a seguito della scomparsa e del ritrovamento dei corpi di due giovani donne di origine rumena, entrambe lavoratrici del sesso.La vicenda, che ha profondamente scosso la comunità locale, ha visto gli inquirenti ricostruire un quadro inquietante. La scomparsa di Denisa Maria Adas, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 maggio, aveva immediatamente destato preoccupazione, alimentando timori per la sua sorte. Successivamente, il ritrovamento del corpo ha tragicamente confermato le ipotesi più pessimistiche. Parallelamente, le indagini avevano riaperto il caso di Ana Maria Andrei, scomparsa l’1 agosto 2024. La corrispondenza tra elementi finora disconnessi, come modalità operative e riscontri genetici, ha indirizzato gli investigatori verso Frumuzache, portando a una serie di interrogatori che, progressivamente, hanno portato alla confessione dei due omicidi.Nonostante le ammissioni relative ai due delitti, la Procura di Prato, sollecitata da una crescente pressione mediatica e dalle preoccupazioni di una possibile escalation, sta conducendo accertamenti più approfonditi per escludere un’azione criminosa più vasta nel tempo. La negazione di Frumuzache di essere un serial killer non ha fermato le indagini, che si stanno concentrando sull’analisi dei suoi spostamenti, dei suoi contatti e di qualsiasi elemento che possa suggerire la responsabilità di ulteriori crimini. La complessità del caso risiede non solo nella brutalità degli omicidi, ma anche nella necessità di accertare la portata della responsabilità di Frumuzache e di comprendere le motivazioni che hanno spinto a compiere tali atti. L’udienza di convalida ha fornito un’opportunità per Frumuzache di presentare la sua versione dei fatti, ma anche per gli inquirenti di approfondire il suo interrogatorio e di raccogliere ulteriori elementi utili a chiarire il quadro investigativo. L’indagine continua, con l’obiettivo di fare piena luce sulla vicenda e di garantire giustizia per le vittime e le loro famiglie. La Procura sta valutando la possibilità di richiedere per Frumuzache una perizia psichiatrica per comprendere meglio il suo stato mentale e le dinamiche che hanno portato alla commissione dei delitti.