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giovedì, 8 Maggio 2025
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Funebri cortei serali nella città immobile

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Il corteo funebre si snodò attraverso le strade silenziose della città, accompagnato dal dolce ma impercettibile aroma di incenso che evocava ricordi di fiori freschi e di preghiere sommerse. Era passato un decennio da quando l’ultima volta la comunità si era riunita in pompa magna per onorare una vita interrotta troppo presto. Questa volta, invece, le famiglie dei defunti avevano scelto un approccio più intimo e riservato, rispettando la volontà di chi ormai non c’era più.L’intensità della pietà era palpabile nella dolcezza con cui gli amici e i parenti salutavano le bare, senza il clamore dei media per rendere pubblico ogni gesto compiuto. Era come se la città stessa avesse preso una pausa dalla sua vita frenetica per riflettere sul tempo trascorso insieme a coloro che ora erano scomparsi. E nel silenzio delle vie deserte, il grido di dolore sembrava trovare un tono più naturale, più sincero.Nel frattempo, le voci dei pochi curiosi che avevano deciso di assistere al funerale da lontano e senza partecipare ai riti erano sommerse dal rumore del traffico nella notte, un suono incessante che sembrava un ulteriore richiamo alla vita. E proprio in quel frangente di distacco tra ciò che era stato e ciò che poteva essere ancora, la comunità riaffermava il suo legame con i suoi defunti attraverso gesti semplici ma profondamente significativi.Nel retroscena delle strade buie, c’erano le persone che si erano offerte per aiutare a pianificare e organizzare il funerale. Lavoravano senza chiedere nulla in cambio se non la possibilità di dire un po’ più della propria gratitudine per chi era passato da loro tra queste vie. Era come se stessero cercando, con ogni loro sforzo, di ristabilire il legame interrotto.E mentre i funerali proseguivano nella notte, le persone si recavano nelle loro case con un sentimento diverso dentro. Esercitavano una sorta di autosospiro. C’era tristezza, ma anche la sensazione che forse era arrivato il momento di smetterla di lamentarsi e di incominciare a costruire qualcosa di nuovo per sé stessi e per i propri figli.Ma con la luce dell’alba, le strade si riempirono nuovamente della vita della città, come se gli abitanti stessero dicendo ad alta voce che nonostante il dolore, il cammino continuava. E mentre la città ritornava alla sua animazione normale, una sensazione di speranza e determinazione sembrò salire alla superficie.

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