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domenica 2 Novembre 2025

Garante: Rettifica Avvertimento su Diffusione Immagini Private, Esclusa ICF Technology

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emesso una nuova comunicazione, rivedendo in modo sostanziale il precedente avvertimento riguardante la diffusione non autorizzata di immagini private ottenute da telecamere di sorveglianza.
L’inchiesta, nata da gravi e preoccupanti episodi di cronaca che hanno visto la divulgazione di video sensibili provenienti da abitazioni private, ha inizialmente portato all’individuazione, come presunto responsabile, della società statunitense ICF Technology Inc.
, titolare del dominio camhub.com.

Tuttavia, a seguito di un’analisi più approfondita e dettagliata, l’Autorità ha accertato l’erronea associazione di ICF Technology Inc.
con le attività illecite.
Il provvedimento di avvertimento del 1° ottobre, originariamente indirizzato alla società americana, sarà ora corretto e il destinatario effettivo sarà identificato come la società responsabile del dominio Camhub.

to, attualmente bloccato dall’accesso in Italia.

L’equivoco si è determinato a causa della somiglianza nel marchio distintivo tra il sito camhub.com, gestito da ICF Technology Inc.

e completamente estraneo all’accusa, e il sito Camhub.

to, epicentro della diffusione abusiva di immagini.

La confusione ha generato un’immediata e vigorosa replica da parte di ICF Technology Inc.

, che si è avvalsa del diritto di rettifica, denunciando l’errore e manifestando la propria disponibilità a intraprendere azioni legali per tutelare la propria reputazione.
Inizialmente, il Garante aveva confermato la propria posizione, ma ulteriori verifiche hanno permesso di chiarire la situazione, portando alla nuova rettifica che esclude ICF Technology Inc.

da qualsiasi coinvolgimento.
L’episodio solleva questioni cruciali in merito alla responsabilità online, alla protezione dei dati personali e all’importanza di un’identificazione accurata dei soggetti coinvolti in contesti digitali complessi.

Il Garante, ribadendo il proprio impegno nella tutela della privacy dei cittadini, proseguirà le indagini per individuare e perseguire i responsabili della diffusione illecita di immagini private, rafforzando al contempo i controlli e le procedure di verifica per evitare errori simili in futuro.
La vicenda evidenzia la necessità di una maggiore sensibilizzazione e di una più efficace collaborazione tra le autorità di controllo e le aziende del settore per garantire la sicurezza e la legalità del panorama digitale.

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