La nuova legge sull’esecuzione delle pene, infatti, prevede l’introduzione del “diritto a visitare il carcerato in una stanza di affettività” e il carcere di Terni è stato scelto come pilota per testare la novità. I primi due detenuti che hanno potuto approfittare di questa nuova libertà sono stati due italiani con la compagna straniera, un giovane coppia con un bambino piccolo. L’incontro era stato programmato fin dalla settimana scorsa e i carabinieri di guardia davanti al cancello del carcere hanno atteso che il detenuto uscisse dalla cella per accompagnare la compagna nel cortile recintato dove si trova la stanza appositamente allestita.La stanza dell’affettività è una sorta di spazio di incontro tra gli amici, i parenti e i familiari dei carcerati. E’ un ambiente speciale pensato per consentire l’incontro con le persone care del detenuto in completa libertà senza dover passare attraverso il filtro delle regole della prigione. “Il primo incontro è stato tranquillo, sono andata nel cortile e mi sono riunita col mio ragazzo, siamo stati un po’ nervosi al principio ma poi ci siamo messi subito d’accordo”, ha detto la compagna del giovane detenuto, in lacrime.La nuova legge sulla esecuzione delle pene è volta a ridare dignità alle persone che stanno scontando una pena di reclusione e garantire loro il rispetto dei propri diritti. Tra questi c’è anche quello di mantenere i rapporti con le proprie famiglie e relazioni affettive, senza doverne subire per questo un aggravio della condizione di detenzione. Le novità introdotte dalla nuova legge sulla esecuzione delle pene sono numerose e variegate, ma una delle più significative è il diritto a visitare il carcerato in completa libertà, anche se si tratta solo di un incontro tra due persone che hanno un rapporto affettivo.E’ la prima volta che un detenuto italiano può ricevere una visita nel cortile del carcere da parte della propria compagna o fidanzata in assenza dei carabinieri. La norma prevede che la visita avvenga in completa libertà e tranquillità. Per questo motivo, non ci sono controlli di sicurezza o sorveglianza all’interno del cortile. Il detenuto è libero di ricevere chi vuole, anche se si tratta solo della sua compagna o fidanzata. E’ il caso di due giovani italiani che hanno scontato una pena di reclusione e sono adesso liberi dopo aver passato un po’ meno di 4 anni in carcere. I due detenuti erano stati arrestati per alcuni reati di tipo stragistico commessi in congiunta, ma alla fine della loro pena, che si è conclusa in marzo scorso, sono stati rimessi in libertà provvisoria per scontare la restante parte della pena fuori dal carcere.
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