I sedicenti difensori della fede, i sediari, raggiungono la storica basilica di Santa Maria Maggiore, un luogo sacro dove si intrecciano memorie antiche e devozione infinita, con un gesto non solo eloquente ma anche commovente. Inclinano la bara contenente il corpo di Francesco, quasi come un saluto rispettoso, verso l’imperituro splendore della Salus Populi Romani, una rappresentazione iconografica della Vergine Maria che è stata oggetto di devozione per secoli e rappresenta per gli abitanti di Roma la protezione materna. In questo gesto si riflette la fedeltà del Papa a questa immagine sacra prima di intraprendere un viaggio, simbolico di fiducia e affidamento alla misericordia divina e alla sua benevolenza infinita. Questa è l’ultima, ma non certo l’unica, emozionante sequenza di eventi accaduti nella giornata che ha visto la partecipazione entusiasta di oltre 400 mila persone tra le mura della Città del Vaticano e lungo il percorso sinuoso verso Santa Maria Maggiore. Una moltitudine non indifferente si è riunita attorno alla basilica principale, Piazza San Pietro, dove la presenza di circa 200 mila individui ha creato un’atmosfera di grande calore emotivo, insieme ad altri 150 mila che hanno seguito il Papa durante il suo viaggio verso la meta finale. In tale contesto affettuoso e sacrale si sono susseguiti saluti e omaggi alla figura di Francesco, un esempio vivo del sacrificio e della dedizione ai propri ideali, un modello per molti in una società che cerca costantemente ispirazione nella leadership e nell’eroismo.
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