Il silenzio è un atto, non una mancanza.
Ho disattivato le mie presenze digitali, ho reciso i fili che mi legavano a piattaforme e proiezioni altrui.
Non è una rinuncia alla creatività, né un atto di sottomissione.
Anzi, è una rivendicazione della mia essenza, un atto di resistenza contro un’interpretazione superficiale e spesso invadente.
La creazione poetica, quel flusso di immagini, suoni e sensazioni che si manifesta in versi, è un bisogno intrinseco, un modo per dare forma al caos interiore, per sondare le profondità dell’animo e restituire al mondo frammenti di verità.
Creare è un atto di esplorazione, una danza con l’ignoto, un tentativo di decifrare il mistero dell’esistenza.
Può forse la semplice manifestazione di questa necessità essere fraintesa come un’ambizione effimera, come una brama di riconoscimento?L’interpretazione, lo so, è prerogativa altrui.
Le persone proiettano le proprie ansie, le proprie aspettative, i propri modelli di successo su ciò che vedono.
Ma io ho la responsabilità di conoscere la mia motivazione più profonda.
Ho scelto il silenzio perché la comunicazione che cercavo non era quella che mi veniva offerta.
Ho scelto l’astrazione per ritrovare la concretezza.
Questi ultimi due anni sono stati un percorso arduo, segnato da sfide interiori che si sono riflesse nel mio essere fisico.
Un labirinto di sensazioni complesse, di dolore e di speranza.
Un processo di trasformazione che mi ha portato a confrontarmi con i miei limiti, a riconsiderare le mie priorità, a riscoprire il valore della solitudine come spazio di crescita.
Non voglio essere definita da etichette o da aspettative esterne.
Non voglio essere una maschera, un’immagine costruita per compiacere gli altri.
Voglio essere semplicemente me stessa, con le mie fragilità, con le mie debolezze, con la mia forza interiore.
Il silenzio non è una fine, ma un inizio.
Un momento di pausa, di riflessione, di rigenerazione.
Un preludio a qualcosa di nuovo, di più autentico, di più profondo.
Non abbiate fretta di giudicare.
Lasciate che il tempo riveli il significato di questa scelta.
E ricordate che dietro ogni silenzio si cela una storia, una verità che attende di essere compresa.
