L’inchiesta sulla tragica intemperie al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, che ha visto la perdita irreparabile della vita di Raffaele Marianella, si appresta a un’evoluzione significativa.
Secondo fonti investigative, l’elenco dei soggetti coinvolti e potenzialmente indagati è destinato ad allargarsi.
Il Pubblico Ministero Lorenzo Francia, dopo un’attenta valutazione delle evidenze emerse dalle indagini preliminari, ha disposto un’urgente perizia genetica su campioni biologici prelevati da almeno sei ultras, figure finora ritenute partecipe, seppur in gradi diversi, alla dinamica degli eventi.
La decisione del pm Francia riflette la necessità di approfondire la ricostruzione degli accadimenti e di valutare il ruolo, anche marginale, di individui finora considerati non direttamente responsabili della morte di Marianella.
L’ordinamento per i test del DNA si inserisce in una strategia investigativa volta a collegare con maggiore precisione i sospetti alle prove raccolte e a svelare possibili dinamiche di responsabilità condivisa.
Parallelamente, il Questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha eseguito una serie di Daspo, misure di prevenzione che limitano l’accesso agli eventi sportivi, nei confronti di un gruppo di tifosi della Sebastiani Basket.
Otto di loro sono stati colpiti da un Daspo di 5 anni, mentre uno, in ragione di precedenti condanne, ha ricevuto un provvedimento più severo, che lo esclude dagli stadi per un periodo di 8 anni.
Queste misure restrittive testimoniano l’impegno delle autorità a contrastare la violenza negli stadi e a prevenire ulteriori episodi di rischio per l’incolumità pubblica.
L’inchiesta, che si configura come una complessa indagine sull’omicidio volontario, si concentra ora sull’analisi dei risultati delle perizie genetiche e sulla verifica della coerenza tra le testimonianze raccolte e le evidenze materiali.
Il suo esito avrà implicazioni significative non solo per i diretti responsabili della morte di Marianella, ma anche per l’intera comunità sportiva, stimolando un dibattito urgente e necessario sulla sicurezza negli eventi sportivi e sulla necessità di un più efficace contrasto alla cultura dell’illegalità e della violenza che, purtroppo, ancora permea alcuni ambienti legati al mondo del calcio e del basket.
La complessità del caso richiede un’indagine accurata e approfondita, finalizzata a garantire che tutti i responsabili, a qualsiasi livello, siano chiamati a rispondere delle proprie azioni.