La notizia ha scosso il panorama giudiziario italiano, con la nomina a indagato del procuratore aggiunto Michele Prestipino, figura di rilievo all’interno della Dna. La denuncia è stata emessa a Caltanissetta per un reato specifico: rivelazione di segreto d’ufficio. Si sospetta che Prestipino abbia condiviso informazioni riservate sullo stato delle indagini relative alle cosche calabresi e ai fenomeni di infiltrazione dei clan nelle aziende del Nord.Le notizie hanno destato scalpore soprattutto per l’ambito in cui si sono verificate le presunte rivelazioni: un colloquio con due interlocutori molto rappresentativi. Si tratta infatti dell’ex capo della Polizia Gianni de Gennaro, attualmente presidente di Eurolink, una società che si occupa della progettazione e costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, un progetto strategico per l’intero paese. Insieme a lui c’è Francesco Gratteri, consulente di Eurolink in materia di sicurezza. Il fatto che queste conversazioni siano state captate durante un’inchiesta condotta a Caltanissetta sulla famigerata fase delle stragi del 1992 fa parte di una storia molto complessa e con ramificazioni profonde nel contesto sociale italiano dell’epoca.