Questa mattina, il Liceo Cardano di Milano è stato teatro di un evento che ha interrotto le normali attività didattiche, provocando l’evacuazione precauzionale di circa cento persone tra studenti, docenti e personale scolastico.
L’emergenza è stata scatenata da un sospetto episodio di intossicazione collettiva, verosimilmente legato alla presenza nell’aria di una sostanza irritante e potenzialmente tossica, la cui natura è ancora oggetto di accertamento da parte delle autorità competenti.
L’evento, che si è verificato in un contesto di crescente preoccupazione per la salute e la sicurezza degli ambienti scolastici, ha immediatamente attivato i protocolli di emergenza previsti dal piano di sicurezza dell’istituto.
Cinque individui, tra cui studenti e membri del personale, hanno manifestato sintomi lievi di intossicazione, ricevendo prontamente le prime cure da parte del personale del 118, che ha provveduto a monitorarne le condizioni.
Per permettere ai Vigili del Fuoco, coadiuvati da esperti del nucleo NBCR (Nucleo Bombe, Chimica, Biologia e Radiazioni), di effettuare un’approfondita analisi dell’aria e dei locali, è stata disposta la completa evacuazione del secondo piano dell’edificio scolastico, situato in via Natta.
L’intervento del nucleo NBCR, dotato di strumentazione specifica per l’identificazione di agenti chimici e biologici, sottolinea la gravità della situazione e la necessità di un approccio professionale e altamente specializzato.
Le operazioni di controllo e bonifica, condotte con rigore e metodo scientifico, si sono concluse recentemente senza rilevare ulteriori anomalie o criticità.
Tuttavia, l’episodio assume una particolare rilevanza alla luce di un evento analogo verificatosi nella stessa scuola nella mattinata di ieri, quando diversi studenti avevano richiesto assistenza medica per sintomi simili, sollevando interrogativi sulle possibili cause dell’inquinamento ambientale.
Le indagini, ora in corso, mirano a identificare con precisione la fonte della sostanza irritante e a valutare il rischio per la salute degli studenti e del personale.
Si ipotizzano diverse cause, che vanno da una fuga accidentale di prodotti chimici presenti in laboratori scolastici a infiltrazioni da attività industriali limitrofe, o ancora a fenomeni di degrado di materiali da costruzione.
L’episodio ha inevitabilmente riacceso il dibattito sulla necessità di un monitoraggio costante della qualità dell’aria negli ambienti scolastici, nonché sull’importanza di rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza, coinvolgendo attivamente studenti, docenti, genitori e le autorità sanitarie locali.
La scuola, un luogo di crescita e apprendimento, deve essere anche e soprattutto un ambiente sicuro e salubre per tutti.





