La vicenda del Calcio Foggia 1920 sembra aver sfiorato la catastrofe grazie alle indagini condotte dalla procura distrettale antimafia di Bari, che hanno portato alla luce una sofisticata trama di estorsione e intimidazione orchestrata da un gruppo di ultras legati alla criminalità organizzata locale. La campagna estorsiva in questione mirava a costringere il presidente della società a cedere il controllo del club per un valore inferiore al suo reale valore di mercato.Le indagini hanno rivelato che gli aggressori hanno agito con metodo e astuzia, sfruttando la vulnerabilità della società e cercando di destabilizzare l’assetto gestionale. Il piano prevedeva di costringere il titolare a dimettersi e cedere il controllo del club ai gruppi mafiosi, i quali avrebbero assunto il controllo delle sponsorizzazioni, degli accrediti per lo stadio e delle assunzioni all’interno della società.Gli attentati erano cominciati con l’esplosione di colpi di fucile contro l’autovettura del capitano del Calcio Foggia 1920 il 18 giugno 2023, seguiti da due tentativi di incendio ad autovetture in uso ai vertici della società e dalla collocazione di un ordigno esplosivo vicino all’automobile dell’allora vice presidente Emanuele Canonico.Le intercettazioni e le perquisizioni hanno permesso di sventare due attentati incendiari, tra cui uno che era stato progettato da un minorenne. Il materiale sequestrato ha rivelato la chiara volontà dei mafiosi di destabilizzare l’assetto gestionale societario e condizionare negativamente le attività sportive.La sentenza emessa dal Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia barese, ha portato all’arresto di quattro persone accusate di tentata estorsione nei confronti del presidente della società e all’emissione di 52 Daspo per pregiudicati legati alla criminalità organizzata.La vicenda del Calcio Foggia 1920 rappresenta un tragico esempio della infiltrazione della criminalità mafiosa nel mondo dello sport. La procura distrettale antimafia di Bari ha dimostrato la sua determinazione a combattere la mafia e proteggere le società sportive dal pericolo dell’estorsione e dell’intimidazione.La libertà e l’indipendenza delle organizzazioni sportive sono essenziali per mantenere l’autenticità del calcio. Il fallimento di un club non deve mai essere il risultato della forza intimidatrice di criminali mafiosi, ma piuttosto del supporto sincero dei suoi fan e della collaborazione con le autorità.Il Calcio Foggia 1920 è stato salvato dalla rovina grazie alle indagini condotte dalla procura distrettale antimafia. È ora tempo per la società di riprendersi, di rafforzare il suo senso dell’identità e della comunità e di sforzarsi di diventare una forza positiva nella vita dei suoi fan.