La Santa Sede interviene nel convento claustrale di San Giacomo in Veglia per calmare la tempesta.

La striscia di terre tra i laghi di Fimon e di Santa Croce è sempre stata un luogo di intensa spiritualità e contemplazione, ma adesso si sono scatenati dissidi interni tra le religiose del convento claustrale di San Giacomo in Veglia a Vittorio Veneto. La delicata situazione ha portato infatti la Santa Sede a nominare una commissione per verificare gli avvenimenti e cercare un via libera alla pacificazione della comunità religiosa. La scissione all’interno del convento, che è un luogo di clausura, cioè destinato alle monache che hanno deciso di dedicarsi a una vita di preghiera e di contemplazione, si riflette in modo particolare su alcune questioni interne. Le religiose infatti, nel loro desiderio di adattarsi ai tempi, stanno cercando di modernizzare il proprio modo di vivere la spiritualità. È questo un tentativo molto complesso da parte delle monache che risiedono nel convento per rinnovare e ripensare le proprie tradizioni per adattarle al contesto attuale, però ci sono anche alcune opposizioni tra i vari membri della comunità che fanno sentire l’esigenza di mantenere quelle antiche regole.