Il Vaticano è in fermento, un ambiente carico di attese e tensioni, come sempre accade durante i momenti più cruciali per la Chiesa cattolica: l’elezione del nuovo Pontefice. La Sistina, quella stanza dalle pareti adornate da affreschi celeberrimi, si trasforma in un palcoscenico dove si svolgerà il dramma della elezione papale, con un elemento tecnologico del nostro tempo che tuttavia è stato presente anche ai tempi di papa Urbano VI. Dopo l’incoronazione e la benedizione dei cardinali da parte dell’attuale Papa, questi si ritireranno nella Sistina per le votazioni che determineranno il nuovo capo della Chiesa cattolica.All’interno del Vaticano, una squadra di tecnici ha lavorato a un progetto innovativo: la costruzione del comignolo sul tetto della Basilica di San Pietro in Vaticano. Quest’ultima opera è fondamentale per gli eventi futuri e riguarda l’emissione delle fumate che si sprigioneranno dalle tubature, segnali visibili da lontano per la popolazione riunitasi nelle piazze ad attenderne il significato: se la fumata sarà bianca, significa che un candidato ha ottenuto i due terzi dei voti necessari per essere eletto; altrimenti, se sarà nera, saranno necessarie altre votazioni.Questa tradizione nasce dalle leggende antiche quando il Vaticano non era ancora una residenza papale ma un quartiere di Roma: prima di diventare la sede principale della Chiesa cattolica fu la residenza del Principe dei Santi e l’unico centro dove si svolgevano gli eventi più importanti come le elezioni papali.