mercoledì 15 Ottobre 2025
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Milano, indagini aperti: omicidio premeditato e stalking per Gianluca Soncin

La Procura di Milano, guidata dalla sostituta Alessia Menegazzo e con il contributo investigativo di Letizia Mannella, ha formalizzato l’accusa di omicidio premeditato e stalking nei confronti di Gianluca Soncin, in vista della convalida del suo arresto e della richiesta di custodia cautelare in carcere, in relazione alla tragica scomparsa di Pamela Genini, avvenuta nella serata precedente nel quartiere di Gorla.
L’evoluzione delle indagini ha portato ad un inquadramento dell’azione di Soncin non come gesto impulsivo, ma come azione pianificata e perpetrata nel contesto di una relazione caratterizzata da dinamiche di controllo e violenza.
L’ipotesi di premeditazione, elemento cardine della ricostruzione, si fonda sull’atto simbolico e rivelatore dell’aver portato con sé il coltello utilizzato per compiere il decesso di Pamela Genini.

Questo dettaglio contrasta con l’immagine di un aggressione improvvisa, suggerendo una preparazione deliberata, un disegno criminoso già formulato.
L’introduzione di tale aggravante implica un’analisi più profonda delle motivazioni e dei comportamenti antecedenti il tragico evento, ricercando elementi che possano attestare un piano offensivo.

Parallelamente, l’accusa di stalking emerge da un quadro complesso di abusi e intimidazioni, ricostruito attraverso le testimonianze di persone vicine alla vittima.
Le deposizioni raccolte delineano un rapporto segnato da episodi di percosse, segni di lividi e reiterate minacce, creando un clima di terrore e oppressione per Pamela Genini.

Questo elemento persecutorio non si limita a una mera infrazione della privacy, ma si configura come una forma di violenza psicologica e fisica prolungata nel tempo, precursore dell’atto mortale.

La Procura, nella sua richiesta di custodia cautelare, sottolinea l’importanza di accertare il ruolo delle dinamiche relazionali nella genesi del tragico evento, auspicando un’indagine approfondita sulle motivazioni dell’aggressore e sul contesto sociale in cui si è consumata la tragedia.

La ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Pamela Genini, attraverso la raccolta di testimonianze e l’analisi di prove materiali, mira a far luce su una realtà di violenza domestica, troppo spesso silenziata e sottaciuta, che ha avuto un esito drammatico e irreparabile.
L’obiettivo primario è quello di garantire la giustizia per Pamela e di contribuire a prevenire, attraverso una maggiore sensibilizzazione, simili tragedie nel futuro.

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