L’avvicinarsi del 2026 si tinge di una peculiare dinamica atmosferica che, nel fine settimana precedente, offrirà uno scenario climatico contrastante su gran parte della penisola italiana.
Un robusto anticiclone, estendendosi dal Nord Atlantico, proietterà un’area di pressione elevata sopra l’Italia, determinando una temporanea sospensione delle perturbazioni e favorendo condizioni di stabilità e assenso termico.
Il risultato sarà un’ondata di mitezza inattesa per la stagione invernale, con temperature che supereranno significativamente le medie climatologiche di dicembre.
Questo fenomeno, riconducibile a un flusso di aria calda proveniente da sud, interesserà prevalentemente il centro-nord, portando a giornate soleggiate e con cieli sereni.
L’irraggiamento solare, intensificato dalla scarsità di nubi, contribuirà ad aumentare ulteriormente le temperature diurne, creando un’atmosfera quasi primaverile.
Tuttavia, questa tendenza benigna non sarà uniforme su tutto il territorio nazionale.
La Sardegna e la Sicilia orientale, situate in aree più esposte ai flussi umidi provenienti dal Mediterraneo, si troveranno ad affrontare un quadro meteorologico differente.
In particolare, sabato 27 dicembre, l’interazione tra l’aria calda e l’umidità residua darà origine a fenomeni temporaleschi, caratterizzati da rovesci e brevi acquazzoni.
Questi eventi, sebbene localizzati, potrebbero essere intensi a causa dell’energia disponibile nell’atmosfera, generata dall’interazione tra le masse d’aria contrastanti.
L’anticiclone, pur se portatore di mitezza e stabilità, dovrà essere monitorato attentamente, in quanto la sua estensione e intensità possono influenzare l’evoluzione successiva del tempo.
La persistenza di questa configurazione sinottica dipenderà dalla dinamica delle correnti atmosferiche su scala globale e dall’interazione con altri sistemi meteorologici.
È, quindi, possibile che questa parentesi di clima mite sia solo una breve interruzione di un inverno potenzialmente più dinamico e perturbato.
L’analisi dei modelli meteorologici a medio termine sarà cruciale per valutare l’evoluzione delle condizioni atmosferiche e per prevedere eventuali cambiamenti di tendenza.





